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Questo articolo è stato pubblicato il 19 marzo 2011 alle ore 10:05.

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Caccia francesi in ricognizione su Bengasi. Tornado a Trapani. Sarkozy: accordo per usare tutti i mezziCaccia francesi in ricognizione su Bengasi. Tornado a Trapani. Sarkozy: accordo per usare tutti i mezzi

Un aereo francese ha attaccato oggi per la prima volta alle 17:45 un veicolo in Libia. Lo ha annunciato il ministero della Difesa a Parigi, spiegando che le operazioni militari si concentrano per ora nell'area di Bengasi. L'obiettivo del primo raid è stato un veicolo militare libico. Gli attacchi poi sono proseguiti fino a colpire molti altri tank delle forze leali al colonnello Gheddafi. Contemporaneamente è esplosa la festa in puazza Tahrir a Tobruk, come nelle vie di Bengasi, non appena dal maxi schermo che trasmette 24 ore al giorno al Jazira è giunta notizia del primo attacco dell'aviazione francese. Il ministero della Difesa ha dunque annunciato l'inizio delle «operazioni militari sulla Libia».

In serata sono poi entrate in azione anche le forze britanniche, come ha confermato lo stesso primo ministri David Cameron, e i missili americani, come ribadito dal Pentagono e dal presidente degli Stati Uniti che ha detto di aver autorizzato una limitata operazione militare per imporre il rispetto della risoluzione delle Nazioni Unite contro Gheddafi.

Numerosi aerei da combattimento francesi Rafale nel primo pomeriggio avevano iniziato a sorvolare il territorio della Libia «per missioni di ricognizione», mentre il presidente francese, Nicolas Sarkozy, in una conferenza stampa al margine del vertice della comunità internazionale tenuto a Parigi, spiegava: c'è l'accordo comune per utilizzare ogni mezzo per fare rispettare il cessate il fuoco richiesto dalla risoluzione dell'Onu.I Rafale sono decollati poco dopo mezzogiorno dalla base francese di Saint Dizier, nell'est della Francia, dove sono abitualmente di stanza, hanno spiegato le fonti militari francesi. Sarkozy ha detto che «la nostra determinazione è totale» e ha spiegato che spetta al colonnello Gheddafi rispettare le condizioni poste ed evitare il peggio.

Obama dal Brasile
«La coalizione internazionale che s'è riunita oggi a Parigi ha raggiunto un grande consenso sulla necessità di difedere il popolo libico ed è pronta ad agire con urgenza», se non ci saranno risposte adeguate. Lo ha detto Barack Obama dalla capitale brasiliana, prima tappa del suo viaggio in America Latina. Il presidente Obama ha insistito oggi sul fatto che gli Stati Uniti non dispiegheranno truppe americane sul suolo libico dove è stato dato il via a una «limitata azione militare» per imporre l'attuazione della risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Poche ore prima gli insorti libici avevano annunciato che l'attacco delle forze fedeli a Gheddafi contro la città di Bengasi era stato respinto. «Noi rivoluzionari abbiamo preso il controllo di quattro carri armati all'interno di Bengasi. Le forze degli insorti hanno respinto quelle di Gheddafi fuori da Bengasi e stanno rastrellando la periferia occidentale alla ricerca dei soldati di Gheddafi», ha detto il portavoce dei ribelli Nasr al-Kaliki.

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