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Questo articolo è stato pubblicato il 20 marzo 2011 alle ore 08:11.

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Il coinvolgimento degli arabi
Le fasi successive dell'Operazione Odissea all'alba dovrebbero coinvolgere anche alcuni paesi arabi. In azione, nella giornata di ieri, caccia francesi decollati da basi della Francia meridionale e da Solenzara, in Corsica, per colpire e bloccare l'avanzata delle forze di Gheddafi su Bengasi. Da navi e sottomarini americani e britannici sono stati lanciati su obiettivi libici più di 110 missili cruise Tomahawk

Cosa prevede la no-fly zone
La no-fly zone prevede che i caccia alleati sorvolino la Libia impedendo ai jet e agli elicotteri governativi di attaccare i ribelli. Negli anni scorsi durante le no-fly zone su Bosnia e Iraq si è fatto ricorso all'uso delle armi ma solo contro postazioni missilistiche che inquadravano i jet anglo-americani

La risoluzione Onu
Con la risoluzione 1973, approvata giovedì sera, l'Onu «chiede l'immediato cessate il fuoco e la fine di tutte le violenze, attacchi e abusi ai danni di civili» in Libia; «autorizza gli stati membri, a prendere tutte le misure necessarie - attraverso azioni nazionali o attraverso organizzazioni regionali - per proteggere i civili e i centri abitati, inclusa Bengasi, fatta eccezione per l'occupazione straniera di parti di territorio libico»; «stabilisce il bando di tutti i voli nello spazio aereo libico per aiutare a proteggere i civili e autorizza gli stati membri a prendere tutte le misure necessarie al raggiungimento dell'obiettivo»

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