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Questo articolo è stato pubblicato il 28 marzo 2011 alle ore 13:13.

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Lampedusa sbarchi clandestini (Afp)Lampedusa sbarchi clandestini (Afp)

di Nicoletta Cottone
Rimpatri forzosi dei clandestini se la Tunisia non rispetterà gli impegni presi per bloccare le partenze dalle proprie coste. Il ministro dell'Interno Roberto Maroni ribadisce che alla riunione del Cdm convocata per mercoledì alle 11 proporrà i rimpatri forzosi. Dopo l'incontro di venerdì scorso e gli accordi presi in Tunisia, ha spiegato il ministro ai microfoni di Radio Padania Libera, «non è successo nulla» e «a Lampedusa continuano ad arrivare barconi». Nell'isola infatti continuano gli sbarchi nonostante la protesta per mare e per terra dei lampedusani: le donne per diverse ore hanno bloccato il molo del porto chiedendo una soluzione definita all'emergenza immigrazione che soffoca l'isola da circa due mesi. Protesta che si è affiancata a quella del blocco in mare organizzato dai pescatori per impedire l'ingresso di barconi e di motovedette cariche di migranti.

Il commissario Caruso: da mercoledì sarà evacuata Lampedusa
Gli immigrati sbarcati a Lampedusa saranno completamente evacuati dall'isola a partire da mercoledì prossimo, ha annunciato il prefetto di Palermo e commissario per l'emergenza, Giuseppe Caruso, che inmattinata ha firmato il noleggio di sei imbarcazioni private, da affiancare alla nave militare San Marco. «Avremo una capacità di accoglienza e di trasporto percirca diecimila persone - ha spiegato Caruso - e quindi saremo in grado di fare cessare l'emergenza a Lampedusa».Poco dopo con una nota del Viminale il ministro ha confermato che il piano,deciso dall'unità di crisi del ministero, verrà portato per l'approvazione al consiglio dei ministri di mercoledì prossimo.

La Tunisia ha due giorni di tempo per attivare i controlli concordati
Il ministro Roberto Maroni ha dato due giorni di tempo alla Tunisia per attivare i controlli concordati nel corso della sua missione a Tunisi la settimana scorsa. Altrimenti Maroni si è detto pronto a proporre i rimpatri forzosi che ha definito «un atto forte». E ha rivelato di aver già «predisposto gli strumenti per procedere dopo il Cdm a questi rimpatri forzosi. Se le autorità tunisine applicano gli accordi, bene. Altrimenti dobbiamo difenderci».

Il cardinale Bagnasco: le Regioni siano generose
Il cardinale Angelo Bagnasco al Consiglio permanente della Cei in merito agli immigrati in arrivo dal Nord Africa ha detto che «per predisporre soluzioni minimamente adeguate per gli sfollati, i profughi o i richiedenti asilo c'è bisogno, oltre che dell'apporto generoso delle singole Regioni d'Italia, anche della convergenza dell'Europa comunitaria, chiamata a passare - come giustamente si è detto - da una "partnership della convenienza" a quella della "convivenza"».

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