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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2011 alle ore 13:36.

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Nella notte di domenica primo maggio (ore 23 in America, 5 del mattino in Italia) il Governo degli Stati Uniti ha comunicato che Osama bin Laden, mente degli attentati dell'11 settembre 2001 alle Torri gemelle di New York dove sono morte quasi 4mila persone, è stato ucciso in Pakistan con un colpo in testa durante un'operazione dei Navy Seals. La caccia allo sceicco saudita, 54 anni, è durata dieci anni.

La notizia, anticipata su Twitter da un ex collaboratore del ministero della Difesa con l'amministrazione Bush, poi dalla Cnn online, ha avuto una eco enorme in tutto il mondo: manifestazioni di gioia soprattutto in America, agenda politica dei governi ribaltata, preoccupazioni per la sicurezza dopo le minacce di vendetta dei terroristi. Ecco la cronaca delle ultime ore.

Test Dna conferma morte Osama
I primi risultati del test del Dna confermano che bin Laden è morto, riferiscono fonti dell'amministrazione Obama: gli esami dimostrano «una conferma molto alta» ed «una corrispondenza molto affidabile». La tv americana Abc parla di una probabilità del 99,9 per cento.

Panetta, direttore Cia: quasi certa la vendetta di al Qaeda
«Quasi certamente» al Qaeda tenterà di vendicare l'uccisione del suo capo, ha detto il direttore della Cia Leon Panetta. «bin Laden è morto, Al Qaeda è ancora in vita» aggiunge. «I terroristi cercheranno quasi sicuramente di vendicarlo - ha detto il nuovo ministro della Difesa scelto da Obama che a luglio lascerà l'attuale incarico al generale David Petraeus, ora capo delle operazioni militari Usa in Afghanistan - noi dobbiamo vigilare ed essere risoluti».

Clinton ai talebani: non ci sconfiggerete, accettate democrazia
Il segretario di Stato Hillary Clinton manda un messaggio ai talebani: dopo l'uccisione di bin Laden la lotta al terrorismo non è finita, il messaggio ai talebani «resta lo stesso» ma oggi «assume una risonanza più grande». «Non potete aspettarvi che ce ne andiamo. Non potete sconfiggerci. Ma potete cogliere l'opportunità e abbandonare Al Qaeda e partecipare al processo politico democratico». Il ministro degli esteri ha sottolineato la collaborazione con più Paesi fra cui spicca «la stretta cooperazione con il Pakistan, che ha esercitato pressioni sulle reti terroristiche».

Libia. Consiglio dei ribelli: Usa facciano lo stesso con Gheddafi
Esulta il Consiglio nazionale di transizione. «Sarebbe un bel regalo se gli Stati Uniti uccidessero Gheddafi» commenta il portavoce militare del Cnt, Ahmed Omar Bani.

Lega araba: contro Al Qaeda e ogni violenza
«Non siamo mai stati partigiani di al Qaeda né di qualsiasi forma di violenza, in particolare contro i civili» dice il segretario generale della Lega araba Amr Mussa, in una conferenza stampa col ministro degli esteri britannico William Hague. Sempre a Londra, il Muslim Council of Britrain commenta: «In pochi piangeranno bn Laden e meno di tutti i musulmani» ma ricorda non solo alle persone che hanno sofferto negli attacchi terroristici ma anche «alle migliaia di vite innocenti perdute nelle guerre contro il terrorismo».

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