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Questo articolo è stato pubblicato il 12 giugno 2011 alle ore 14:28.

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Referendum, ad un passo dal quorumReferendum, ad un passo dal quorum

Ore 17,26. Storace (La Destra): vado a votare solo per dovere
«A votare ci vado fra poco, ma di malavoglia e solo per dovere. Un dovere che ho verso i militanti de La Destra che da anni si battono per l'acqua pubblica e per quei cittadini che non vogliono correre l'avventura nuclearista, ma mi fa schifo la strumentalizzazione della sinistra che giá si avverte in giro. Nessuno si azzardi a spacciare con la sua moneta falsa antigovernativa il nostro voto». Lo scrive Francesco Storace, segretario de La Destra, ai suoi sostenitori di Facebook.

Ore 16,54. Pannella fra i primi a votare
Stamattina alle 8 e 30 il leaer radicale, Marco Pannella, si è recato a votare per i quesiti referendari a Roma al seggio di Via del Lavatore 38. «Sono un uomo ligio - ha detto Pannella- lo sono sempre stato, e sono venuto stamattina qui a votare per essere tra i primi a dire sì, sì, sì, sì. Ho sempre detto sì nella mia vita. Il problema è che altri dicono sì invece al proibizionismo, alla Shoah, dicono sì alla metamorfosi del male».

Ore 16,39. Malan (Pdl): i Verdi hanno violato le leggi elettorali
«Tra i tanti che probabilmente lo fanno senza dirlo, il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha tranquillamente raccontato che i militanti del suo partito hanno violato sia le norme sul silenzio elettorale della legge 212 del 1956, ma anche quelle sui limiti alla diffusione sonora della legge 130 del 1975». Lo dice il senatore del Pdl Lucio Malan. Borrelli ha raccontato di essere stato sulle spiagge napoletane con megafoni, cartelli e volantini e di aver offerto acqua fresca e pubblica ai cittadini assetati sulle spiagge. «Il fatto, grave in sè, è sintomo di un diffuso atteggiamento - commenta Malan - che fa sentire autorizzati a qualunque mezzo pur di raggiungere il quorum. Spero che le autoritá vigilino sul rispetto della legge».

Ore 16,31. Tensioni a Roma per il voto di una donna affetta da sclerosi multipla
Tensioni e polemiche questa mattina al seggio elettorale in via Giulia, nel centro di Roma. La giornalista Fiammetta Satta, con problemi di disabilità perchè affetta da sclerosi multipla, è riuscita a farlo solo dopo l'intervento dei carabinieri. Al liceo classico Virgilio, manca l'ascensore e la giornalista, accompagnata dal figlio e con le stampelle, non riusciva a raggiungere la sua sezione al secondo piano. Al piano terra, per fornire la
possibilità di voto anche alle persone disabili, è infatti prevista un'urna apposita. Il presidente della sezione si è rifiutato di scendere, interpretando il regolamento secondo cui il gesto era «a sua discrezione». Solo dopo l'intervento dei carabinieri, due scrutatori sono scesi al piano terra per permettere alla giornalista di poter votare.

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