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Questo articolo è stato pubblicato il 19 giugno 2011 alle ore 20:12.

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Così l'Ue cerca un accordo per la quinta tranche di aiuti alla GreciaCosì l'Ue cerca un accordo per la quinta tranche di aiuti alla Grecia

di Isabella Bufacchi
Via libera dell'Eurogruppo al secondo piano di salvataggio per la Grecia finanziato «con risorse pubbliche e private», purché il coinvolgimento del settore privato avvenga su base volontaria e nella forma di un'adesione al roll over «volontario e informale» dei titoli di stato greci in circolazione che giungono a scadenza. La partecipazione dei privati dovrà conseguire due obiettivi: portare a una «significativa riduzione delle necessità di raccolta annuali della Grecia» ed evitare il «selective default». È quanto è stato deciso ieri notte e comunicato alle 2:00 am di lunedì, al termine di una lunga riunione dell'Eurogruppo a Lussemburgo, iniziata con una cena convocata per le 19.00 di domenica.

Nel comunicato diramato al termine dell'incontro, l'Eurogruppo ha anche confermato che la prossima tranche di aiuti alla Grecia, quella prevista per 12 miliardi di euro e parte del primo piano di salvataggio da 110 miliardi, verrà erogata dagli stati membri dell'euro (8,7 miliardi) e dal Fondo monetario internazionale (3,3 miliardi) entro metà luglio: entro quella data, infatti, il parlamento greco dovrà aver varato il nuovo piano di austerity con un'accelerazione del programma di privatizzazioni, portando a termine il negoziato con la Commissione europea, la Bce e il Fondo monetario sullo stato di avanzamento del piano di risanamento dei conti pubblici, un passaggio fondamentale e indispensabile per poter ottenere i finanziamenti previsti dal pacchetto di aiuti da 110 miliardi.

Nel lungo comunicato, alla stesura del quale i 17 ministri delle finanze dell'eurozona hanno impiegato svariate ore, l'Eurogruppo ha riconosciuto i progressi «notevoli» e gli sforzi significativi intrapresi dalla Grecia per rimettere in ordine i conti pubblici. La Grecia, tuttavia, per raggiungere la sostenibilità del debito publico, avrà bisogno di rispettare la tabella di marcia del consolidamento fiscale, le privatizzazioni da 50 miliardi entro il 2015 e le riforme strutturali. «Tenuto conto delle circostanze e delle difficoltà nel raccogliere fondi – è scritto nel comunicato – è improbabile che la Grecia possa tornare a finanziarsi sul mercato privato all'inizio del 2012». Come previsto dal programma di risanamento impostato da Ue e Fmi per concedere il salvataggio da 110 miliardi. Per questo motivo, a causa dell'incapacità della Grecia di finanziarsi sul mercato per rimborsare i debiti in scadenza, i ministri hanno raggiunto ieri un accordo per concedere ulteriori aiuti finanziari alla Grecia, attraverso i canali ufficiali ma anche le fonti private, e prevedendo quindi il coinvolgimento dei privati in un roll over volontario. I ministri hanno preannunciato che i principali parametri di questo meccanismo e «strategia di finanziamento», cioè il secondo piano di salvataggio, verranno definiti agli inizi di luglio.

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