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Questo articolo è stato pubblicato il 29 giugno 2011 alle ore 13:49.

Figli e basta. Senza più distinzioni, anche sostanziali, senza ricadute legali, tra "legittimi" e "naturali". Lo stabilisce la nuova legge che modifica il Codice civile in materia di riconoscimento e di successione ereditaria dei figli naturali. «Tutti i figli hanno lo stesso stato giuridico», recita il primo articolo. Una legge assolutamente bipartisan, approvata con 476 i sì, e nessun voto contrario. Una legge di civiltà per cancellare le residue distinzioni tra status di figlio legittimo e status di figlio naturale.Si prevede il riconoscimento del vincolo di parentela del figlio naturale con tutti parenti e non solo con i genitori. Viene introdotto, inoltre, il principio dell'unicità dello stato giuridico dei figli.

I diritti e i doveri del figlio riconosciuto
Uno specifico articolo inserito nel codice civile, il 315-bis detta le regole sui diritti e doveri del figlio riconosciuto: il suo diritto a essere mantenuto, educato, istruito e assistito moralmente dai genitori nel rispetto delle sue capacità, delle sue inclinazioni naturali e delle sue aspirazioni; il diritto del figlio di crescere in famiglia e di mantenere rapporti significativi con i parenti; il diritto del figlio minore, che ha compiuto i 12 anni, e anche di età inferiore ove capace di discernimento, di essere ascoltato in tutte le questioni e le procedure che lo riguardano; il dovere del figlio di rispettare i genitori e di contribuire, in relazione alle proprie capacità, alle proprie sostanze e al proprio reddito, al mantenimento della famiglia finché convive con essa. Vengono anche abrogate le disposizioni del codice civile sulla legittimazione dei figli naturali.

La delega al Governo
Il provvedimento conferisce anche una delega al Governo per adeguare le disposizioni vigenti al principio dell'unicità dello stato giuridico dei figli, con riferimento alla disciplina del possesso di stato e della prova della filiazione, alla presunzione di paternità del marito, all'azioni relative al riconoscimento ed al disconoscimento dei figli, alla disciplina delle successioni e delle donazioni. Specifici criteri di delega riguardano poi i presupposti per la dichiarazione dello stato di adottabilità e la legittimazione degli ascendenti a far valere il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minori.

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