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Questo articolo è stato pubblicato il 01 luglio 2011 alle ore 06:37.

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ROMA - La tassa sulle transazioni finanziare dell'1,5 per mille potrebbe uscire definitivamente di scena. Così come la tassazione separata del 35% sul trading finanziario sembra essere destinata a trasformarsi in un'addizionale del 7%.

Giallo, poi, per tutta la giornata di ieri sul superbollo da applicare ai Suv: Berlusconi ha confermato il ritocco al rialzo del bollo per le auto di lusso, mentre poco prima il sottosegretario all'Economia, Luigi Casero, al Tg4, annunciava che il superbollo non sarebbe entrato in manovra. E alla fine del Cdm il ministro Galan tornava a parlare del superbollo.

Le scelte definitive tra le diverse ipotesi alternative messe sul tappeto ieri in Cdm saranno prese soltanto nella mattinata di oggi. Alle otto del mattino, infatti, il gabinetto del ministro Tremonti si riunirà per chiudere il lavoro sul testo del decreto legge. Il provvedimento, limature a parte, è stato approvato ieri dal Consiglio dei ministri con l'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2014. E in serata con una nota di Via XX settembre il ministro ha precisato che «siamo già a tre quarti della strada verso il pareggio di bilancio» e che «nel decreto sono contenute tutte le norme di aumento delle entrate e di riduzione della spesa pubblica, in modo da centrare tanto su quest'anno, quanto sul prossimo triennio tutti gli obiettivi di impegno europeo». Non solo. Nel testo della nota viene ricordare che «l'avanzo primario italiano è già maggiore di quello degli altri paesi europei e continuerà a migliorare. Quanto è stato fatto in questi anni e sarà fatto nei prossimi è riportare la spesa pubblica sulla linea di sviluppo del prodotto interno lordo».

Una volta sciolti gli ultimi nodi, anche la quantificazione delle misure sarà definita nel dettaglio. Da fonti del Governo, comunque, l'entità della manovra alla fine si dovrebbe attestare sui 47 miliardi complessivi: per quest'anno l'intervento sarebbe pari a circa 1,5 miliardi; 5,5 nel 2012 e 20 miliardi per ciascuno degli anni 2013-2014.

Per la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale la data ipotizzata sarebbe quella di lunedì prossimo. Dopo di che la manovra approderà all'esame di Palazzo Madama per tornare alla Camera prima della pausa estiva e incassare rapidamente il via libera definitivo. La conferenza dei capogruppo di Montecitorio ha già calendarizzato al 25 luglio prossimo l'approdo in Aula del Ddl di conversione.

Nel testo approdato a Palazzo Chigi, rispetto alle prime bozze fatte circolare nei giorni scorsi per il confronto politico all'interno della maggioranza, è comparsa anche una possibile alternativa al ritorno della tassa sui contratti di borsa. La rivolta degli operatori (si veda Il Sole 24 Ore di ieri) sembrerebbe aver spinto l'Economia a valutare l'ipotesi di introdurre, in luogo del fissato-bollato, un possibile aumento dell'imposta di bollo applicata ai depositi titoli. La norma è tutta ancora da definire, così come la possibile addizionale, ora ipotizzata al 7%, che potrebbe sostituire il prelievo a tassazione separato del 35% sul trading finanziario ipotizzato fino ieri.

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