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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2011 alle ore 18:30.

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«Abbiamo fondamentali economici solidi». Le nostre banche «sono liquide e solvibili» e «hanno superato gli stress test europei». Il governo «ha approvato la manovra che assicura l'obiettivo del pareggio». È iniziata così, a mercati chiusi, l'informativa alla Camera del premier, Silvio Berlusconi sulla crisi economica. La crisi, ha detto il premier, «va fronteggiata con coerenza e fermezza, senza seguire i nervosismi dei mercati». Essenziale «dare certezza ai mercati definendo con chiarezza tempi, risorse e interventi previsti». Berlusconi replica poi il discorso al Senato.

Crescita obiettivo essenziale
«La crescita è l'obiettivo essenziale», ha detto il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento sull'emergenza economico-finanziaria. «La crescita economica e l'occupazione è la conseguenza di una positiva convergenza dei comportamenti responsabili degli attori sociali. Per questo ci adopereremo per un'intesa con le parti sociali sui modi per realizzare una efficace unitá d'intenti». Occorre, ha detto, «un piano di azione immediata che risponda allo sviluppo dei mercati. Interventi che azzerino fabbisogno finanziario nell'ultima parte dell'anno». Ha rivendicato il suo ruolo di imprenditore, fra fischi e proteste in aula. "Sono un imprenditore che ha tre aziende in Borsa, sono anche io nella trincea finanziaria, conscio di quel che accade sui mercati".

Il governo proporrà una collaborazione alle parti sociali
«Nell'incontro che avremo domani con le parti sociali - ha annunciato il premier - il governo proporrà una collaborazione per la stabilità, per la crescita e la coesione sociale che dovrà accompagnare il processo di riforme presentato nel maggio scorso in Europa. La crescita economica e l'occupazione, ha spiegato il premier, «è conseguenza dell'azione di attori economici e sociali», perciò ci adopereremo per una «intesa tra governo e forze sociali per realizzare una efficace unità di intenti su 4 punti: la manovra, gli investimenti, il ruolo delle banche nei finanziamenti e le relazioni industriali nel settore privato e in quello pubblico. L'emergenza della situazione ci impone di dare una risposta visibile per la crescita».

Attuare in tempi brevi la delega fiscale
«È necessario attuare in tempi brevi la delega fiscale», ha affermato Silvio Berlusconi. Ha citato anche lo sblocco dei fondi del Cipe, riferendosi soprattutto alle opere infrastrutturali al Sud.

Debito pubblico: eredità consegnata dai governi precedenti
«Siamo consapevoli che oggi l'Italia ha il quarto debito del mondo, il 120% rispetto a prodotto interno lordo». Si tratta, ha detto Berlusconi, di «una eredità che ci e stata consegnata dai governi precedenti che dal 1978 al 1980 hanno moltiplicato per molte volte il debito pubblico», ha detto nel suo intervento nell'aula del Senato, replicando a chi alla Camera gli aveva chiesto perché la crisi colpisca l'Italia in maniera più forte rispetto agli altri

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