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Questo articolo è stato pubblicato il 03 agosto 2011 alle ore 18:30.

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Tetto europeo agli stipendi degli eletti
Tetto europeo agli stipendi di eletti e vertici amministrativi e limiti all'utilizzo di auto blu. Berlusconi ha riferito di aver firmato due decreti in merito. Il primo decreto istituisce una commissione che sarà presieduta dal presidente dell'Istat per mettere insieme informazioni «per procedere al livellamento retributivo dei titolari di cariche elettive e i vertici delle amministrazioni italiane rispetto agli standard Ue». Il secondo prevede «modalità e limiti all'utilizzo delle cosiddette auto blu per ridurre numero e costi»..

I mercati non valutano correttamente il merito del credito
«I mercati - ha detto il premier - non valutano correttamente il merito di credito. Le valutazioni degli investitori non tengono nel giusto conto la solidità del nostro sistema bancario, la situazione patrimoniale delle famiglie e delle imprese, l'andamento dei conti con l'estero, l'assenza di squilibri nel settore immobiliare, la politica di bilancio rigorosa nella crisi». I ribassi dei corsi azionari delle nostre banche che si stano verificando «sono assolutamente eccessivi» visto che «per i maggiori istituti, i valori di mercato assolutamente inferiori ai valori di bilancio». I debiti delle nostre imprese, ha detto il premier, «sono assolutamente contenuti in rapporto al fatturato. Se sommiamo il nostro deficit al sistema del risparmio delle famiglie saliremmo al secondo posto nell'Ue in quanto a solidità».

La manovra assicura pareggio di bilancio nel 2014
«Governo e maggioranza hanno approvato una manovra diretta ad assicurare l'obiettivo del pareggio di bilancio entro il 2014, condizione che determinerà una progressiva diminuzione del debito rispetto al Pil. La manovra è coerente con gli obiettivi europei ed è stata giudicata sufficiente dall'Ue e da molti osservatori, anche per la tempistica». Il premier ha anche spiegato che dopo l'incontro avuto questa mattina da Tremonti con Junker, lui stesso ha avuto una telefonata con Van Rompuy dopo il Consiglio dei ministri. «Il nostro sistema politico è solido, ed è stato capace con il concorso responsabile dell'opposizione di approvare in tre giorni una manovra da quasi 80 miliardi, raccogliendo l'invito alla coesione nazionale del presidente Napolitano», ha sottolineato Berlusconi. Parlando dei conti pubblici ha detto che «i conti sono migliorati e abbiamo un deficit di bilancio meno ampio di quanto indicato (5%) e comunque più basso di altri paesi area europea».

Raccolgo l'appello alla coesione di Napolitano
«Il Paese è economicamente e finanziariamente solido, nei momenti difficili sa essere coeso e affrontare le difficoltà», e «raccolgo con convinzione l'appello alla coesione di Napolitano, un monito saggio che faccio mio. Tutti hanno il dovere di rimboccarsi le maniche». Ciascuno, ha concluso Berlusconi, «faccia la propria parte: la stabilità è da sempre l'arma vincente contro la speculazione».

Poi gli interventi dei big dei partiti
Poi la parola davanti passa ad alcuni big dei partiti di maggioranza e opposizione: per il Pdl il segretario politico Angelino Alfano, poi il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, quindi il presidente dei deputati della Lega, Marco Reguzzoni. Poi sarà la volta del leader Udc, Pier Ferdinando Casini, quindi del capogruppo di Popolo e Territorio, Silvano Moffa, il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, il leader Idv, Antonio Di Pietro, per l'Api Pino Pisicchio, per Mpa Carmelo Lo Monte. I gruppi hanno a disposizione 10 minuti a testa. Le componenti del Misto dai 4 ai 2 minuti. Assente Bossi.

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