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Questo articolo è stato pubblicato il 12 agosto 2011 alle ore 18:25.
L'ultima modifica è del 12 agosto 2011 alle ore 10:57.

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Il Governo intende varare una «manovra per aggiuntivi 20 miliardi per il 2012 e di 25 miliardi nel 2013». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, nel corso dell'incontro con i rappresentanti degli enti locali a Palazzo Chigi, secondo quanto riferito. Berlusconi ha confermato che nella manovra ci sarà una «imposta di solidarietà» e che «aggrediremo anche i costi della politica attraverso 14-15 misure, con tagli ai ministeri per 6 miliardi nel 2012 e per 2,5 miliardi nel 2013».

Tremonti: «Agiremo sulla spesa, non su nuove tasse». I dettagli sul federalismo fiscale e i tagli agli enti locali
Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha aggiunto che il Governo punta a far scendere l'indebitamento dal 3,9% all'1,6% nel 2012, per poi raggiungere il pareggio l'anno successivo. Il ministro dell'Economia ha specificato che «questi obiettivi sono da raggiungere attraverso riduzioni della spesa e non con aumenti fiscali, che - ha sottolineato - non verrebbero considerati validi da Bruxelles. Dobbiamo ridurre l'indebitamento - ha ribadito - attraverso riduzioni della spesa».
Tra le misure anticrisi previste dal Governo c'è anche l'ipotesi di «un anticipo del federalismo fiscale», mentre sono previsti «la liberalizzazione dei servizi pubblici locali» e «incentivi alle privatizzazioni». Importante anche il capitolo sui tagli dei trasferimenti agli enti locali, di quasi 10 miliardi in due anni, escluso il settore della sanità: la riduzione, ha spiegato Tremonti, sarà di 6 miliardi per il 2012 e di 3,5 miliardi nel 2013, per un totale di 9,5 miliardi di euro.

Formigoni: le pensioni dovrebbero sfuggire alla stretta
«Si sta discutendo su una pluralità di interventi tra cui c'é l'aumento dell'Iva, il contributo di solidarietà e l'aumento dell'età pensionabile, non un taglio delle pensioni». Lo ha chiarito il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a margine della conferenza stampa che si è tenuta a Palazzo Chigi al termine del confronto sul decreto legge che il Governo varerà stasera. Formigoni, ricordando che con gli interventi per il 2012 si dovranno reperire 20 miliardi di euro e che 6 miliardi di questi saranno a carico dei ministeri e 6 a carico di Regioni ed enti locali, ha spiegato che mancano all'appello 8 miliardi. «Credo - ha aggiunto - che muovendo su queste tre voci (Iva, imposta di solidarietà, pensioni, ndr) si possano far quadrare i conti», trovando gli 8 miliardi che mancano all'appello.

Alle 19 il consiglio dei ministri

E' stato fissato per stasera alle 19 il consiglio dei ministri «per l'esame di provvedimenti urgenti in materia finanziaria». Recita così la convocazione ufficiale del Cdm, diffusa da Palazzo Chigi. Il 18 agosto, data che il premier aveva indicato come possibile per la convocazione durante l'incontro con le parti sociali di mercoledì, è stata percepita come troppo lontana. L'urgenza di un incontro decisivo si è fatta sempre più stringente, visto anche l'andamento incerto dei mercati e la pressante richiesta proveniente dall'opposizione e dalle parti sociali per conoscere i dettagli del decreto legge che sarà messo a punto nelle prossime ore.
Il vertice di Palazzo Chigi, inoltre, si terrà quando le Borse saranno ormai chiuse e a ridosso del weekend, quindi con davanti due interi giorni di stop alle contrattazioni.

Berlusconi starebbe pensando a un videomessaggio
Intanto, negli ambienti della maggioranza si parla di un possibile videomessaggio al quale il presidente del Consiglio starebbe lavorando, per spiegare ai cittadini i provvedimenti che prenderà il Governo e la loro urgente necessità.

Napolitano conclude i colloqui e resta in attesa dell'esito del cdm
Con l'incontro, questa mattina, con il segretario del Pdl Angelino Alfano e il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si è concluso il giro di consultazioni del presidente della Repubblica, iniziato con il colloquio con Berlusconi e Tremonti. Napolitano ora resta in attesa dell'esito del consiglio dei ministri di questa sera. Secondo una nota diffusa dal Quirinale «il Capo dello Stato, che nel corso di tutti i colloqui svoltosi ieri e oggi si è ispirato alle preoccupazioni ed esigenze più volte espresse negli ultimi tempi, è ora in attesa delle deliberazioni che il Consiglio dei Ministri adotterà per far fronte ai gravi rischi emersi per l'Italia in conseguenza delle tensioni sui mercati finanziari, e per corrispondere alle attese delle istituzioni europee».

«Il Presidente Napolitano - conclude la nota - ha espresso in particolare l'auspicio che prima e dopo le deliberazioni del Consiglio dei Ministri si sviluppi il confronto più attento, aperto alle proposte di tutte le forze politiche e sociali che, come già ieri in Parlamento, appaiono consapevoli delle comuni responsabilità nell'attuale delicatissimo momento».

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