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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2011 alle ore 19:24.
L'ultima modifica è del 21 agosto 2011 alle ore 16:58.

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(Afp)(Afp)

Tre giorni cruciali a Tripoli dove gli insorti hanno sferrato sabato l'attacco finale al cuore regime. Domenica sera i ribelli libici sono entrati nella capitale, fino alla Piazza Verde, accolti da una folla in festa. La Guardia repubblicana di Gheddafi si è arresa, così come tre dei figli del Colonnello. «Siamo pronti a negoziare col Cnt (il governo dei ribelli con sede a Bengasi, città di quella Cirenaica da sempre ostile al colonnello ndr)», dice un portavoce del regime stamane. «A patto che Gheddafi se ne vada» la risposta del governo ribelle.

Del raìs nessuna traccia, anche se fonti dei ribelli su Twitter riferiscono che il Colonnello sarebbe stato catturato nell'ospedale dell'oasi di Tagiura. Continuano i combattimenti attorno alla sua residenza: il regime parla di 1.300 morti. Il 29 agosto finisce il Ramadan, i ribelli hanno giuriato che il regime del colonnello finirà prima del 1° settembre, giorno della Rivoluzione che ha portato il rais al potere nel 1969.

20.29 - La situazione in Libia «è ancora molto fluida, ma voglio essere chiaro: il regime di Muammar Gheddafi sta arrivando alla fine» e «anche se la lotta non è ancora finita, i giorni di Gheddafi al potere sono contati». Lo ha detto Barack Obama durante una breve dichiarazione audio registrata a Marthàs Vineyard, in Massachusetts, dove il presidente americano sta trascorrendo dieci giorni di vacanza. «Il futuro del Paese è nelle mani della sua popolazione» ha detto Obama, ricordando che «dopo mesi di combattimenti, la situazione è arrivata a un punto cruciale». Secondo Obama, che ha detto di essere in stretto contatto con gli alleati della Nato, «resta in certa misura incertezza e ci sono ancora elementi del regime che rappresentano una minaccia».

19.24 - Il figlio maggiore del Colonnello Gheddafi, Mohammad, è fuggito dagli arresti domiciliari con l'aiuto di combattenti lealisti. È quanto riporta il canale satellitare Al Jazira. Mohammad era stato catturato ieri sera dai ribelli.

19.03 - A Tripoli i cecchini di Muammar Gheddafi non risparmiano neanche i bambini. Secondo quanto riporta la rete britannica SkyNews almeno due bambini, uno di undici e uno di tre, sono stati colpiti dai tiratori del Colonnello, rispettivamente alla testa e allo stomaco. I due sono stati ricoverati nel principale ospedale della città e sono in fin di vita. La struttura si trova in una zona a rischio, a metà strada tra il bunker di Gheddafi, Bab al-Aziziya e l'hotel Rixos, dove si trovano i reporter stranieri. Un colpo di mortaio è caduto stamane nel cortile dell'ospedale.

18.09 - Il Segretario generale dell'Onu Ban ki-moon intende convocare in settimana un vertice sulla Libia, che veda riuniti i leader dell'Unione africana, della Lega araba, dell'Unione europea e di altre organizzazioni regionali. «Stiamo vivendo un momento carico di speranze, ma ci sono anche rischi in vista», ha detto Ban, offrendo l'aiuto delle Nazioni Unite per la transizione politica del Paese. «In questo momento è cruciale che il conflitto cessi senza ulteriori perdite di vite umane», ha aggiunto il segretario dell'Onu. Ban ha quindi fatto sapere che funzionari Onu hanno cercato, senza successo, di contattare il leader libico Muammar Gheddafi. «Anch'io ho cercato di parlargli di recente - ha aggiunto - ma non è stato possibile».

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