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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2011 alle ore 19:24.
L'ultima modifica è del 21 agosto 2011 alle ore 16:58.
(Afp)
17.22 - Il Pentagono ritiene che Muammar Gheddafi sia ancora in Libia. Lo ha riferito un portavoce. Il monitoraggio aereo statunitense proseguirà nei prossimi giorni, ha aggiunto. Il Pentagono ha escluso un futuro
dispiegamento di truppe sul terreno.
16.07 - La televisione di Stato libica ha cessato le trasmissioni pochi minuti fa: lo conferma il sito della Bbc, dopo che le milizie ribelli - entrate ieri sera a Tripoli - hanno affermato di controllare la maggior parte della capitale e anche la stessa emittenza televisiva.
15.56 - Il Consiglio nazionale di transizione libico non autorizzerà alcuna installazione di basi Nato sul territorio nazionale. «La Libia è una nazione araba e islamica prima (dell'arrivo) della Nato e dopo», ha fatto sapere l'inviato del Cnt presso la Lega araba, Abdel Moneim al-Huweini, aggiungendo che «i libici si sono rivoltati contro le basi occidentali nel 1970», e che «non ci saranno basi non libiche» nel Paese.
15.51 Gli abitanti di Tripoli e i ribelli che da ieri controllano di fatto la città hanno cambiato nome alla Piazza Verde, simbolo del regime di Gheddafi,
ribattezzandola Piazza dei Martiri, secondo diversi media arabi e gli stessi ribelli su Twitter, attraverso il network Shabab Libya (i giovani libici, in arabo).
15.38 A Gheddafi sarà garantito un «processo giusto», ma «non so dire come potrà difendersi dai crimini che ha commessi contro il popolo libico e il mondo» dice il leader del Consiglio nazionale di transizione (Cnt), Mohamed Abdel Jalil.
15.30 L'Eni ha mandato un team tecnico per assistere alla ripresa delle operazioni petrolifere in Libia, ha detto un portavoce del ministero degli Esteri italiano alla Dow Jones.
14.45 La missione Nato in Libia proseguirà e continueranno le operazioni militari, non solo i voli di ricognizione ma anche i raid aerei, «finchè tutte le forze fedeli al regime di Gheddafi non si saranno arrese completamente», hanno detto fonti atlantiche a Bruxelles,
14.30 Il primo ministro libico Baghdadi al Mahmoudi è in Tunisia. Lo riferisce la tv al Jazeera.
13.00 Khamis Gheddafi, ultimogenito dei figli del rais, comandante della 32/a brigata, detto il macellaio per la sua ferocia, guida le ultime forze del regime verso il centro di Tripoli.
12.50 «Il 90% di Tripoli è stata conquistata dai ribelli. Ci sono ancora dei punti dove gli africani (mercenari di vari paesi al soldo del regime, ndr) combattono, saccheggiano le case ma gli stanno dando la caccia: in quelle zone è caos. Quasi tutti in strada sono armati». Così da Tripoli un ex giovane ufficiale di Gheddafi a un amico a Roma (Ansa).
11.00 La Corte penale internazionale dell'Aja discute con i ribelli il trasferimento di Saif al Islam, uno dei figli di Gheddafi ricercato per crimini contro l'umanità e arrestato a Tripoli dagli insorti.
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