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Questo articolo è stato pubblicato il 21 agosto 2011 alle ore 19:24.
L'ultima modifica è del 21 agosto 2011 alle ore 16:58.

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9.00 Voci discordanti sulla sorte di Gheddafi. Secondo i siti dell'opposizione il colonnello si trova nell'ambasciata del Venezuela, altri sostengono che è ancora a casa sua. Fonti diplomatiche si limitano a confermare che il rais è a Tripoli. Nella zona di Bab al-Aziziya continuano i combattimenti tra i lealisti e i ribelli, che avrebbero il controllo dell'85% della capitale e controllano radio e tv.

8.00 - Obama: rispettate i diritti umani. Il regime di Gheddafi è al collasso e il «tiranno» deve lasciare la Libia per evitare un bagno di sangue, dichiara Barack Obama. «Gheddafi e il suo regime devono riconoscere che il loro regno è finito. Che non controllano più la Libia. Deve rinunciare al potere una volta per tutte».

7.34. Violenti combattimenti sono in corso intorno alla residenza di Gheddafi a Tripoli, dove da ieri gli insorti hanno assunto il controllo di vari quartieri. Lo hanno reso noto i cronisti sul posto. Combattimenti, secondo gli inviati internazionali, sono inoltre in corso nella parte sud della capitale della Libia.

6.41 Arrestati i tre figli di Gheddafi. Saif al-Islam. Al-Saadi e Muhammad Gheddafi: tre dei figli del colonnello Muammar sono stati arrestati. Scrive il Daily Mail che è stato il presidente del Consiglio nazionale di transizione, Mustafa Abdul Jalil, a confermarlo. Inizialmente, voci discordanti si erano diffuse sulla sorte di Al-Saadi. Jalil ha detto che Saif al-Islam e Al-Saadi - conosciuto in Italia per aver giocato in Serie A con Perugia, Udinese e Sampdoria - sono stati arrestati, mentre Muhammad si sarebbe consegnato agli insorti. Comandante delle Forze speciali libiche, Al-Saadi è accusato di aver ordinato all'esercito di sparare sui manifestanti - disarmati - a Bengasi, all'inizio della rivolta contro il regime.

6.00. Da ieri sera Tripoli è in mano agli insorti che hanno preso il controllo di numerosi quartieri. Combattimenti violenti sono in corso anche nel sud della capitale, secondo quanto ha riferito il giornalista della France Presse. Dalle 6 di stamani si sono potuti udire colpi di artiglieria pesante nella zona sud di Tripoli, ha precisato, senza però poter determinare con esattezza la provenienza dei colpi.

Ore 0.30 È festa grande sia a Bengasi, roccaforte dei ribelli, sia a Tripoli, ormai a quanto pare sotto il controllo delle forze anti-Gheddafi. Le televisioni satellitari arabe trasmettono le prime immagini delle persone scese in strada nella capitale per salutare le "forze di liberazione". Al Jazeera mette a confronto nello stessa schermata le due piazze, quella di Bengasi, stracolma di persone che agitano bandiere della vecchia Libia, in uso prima dell'era Gheddafi, e le strade di Tripoli. Nella capitale si vedono persone in coda nelle auto che suonano i clacson, agitano bandiere, fanno il segno della vittoria. Alcuni calpestano su un ritratto di Gheddafi, saltano con gioia, si abbracciano.

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