Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 novembre 2011 alle ore 15:09.

My24
(Afp)(Afp)

Greci indebitati fino al collo mentre i partitti politici non trovano un accordo per un governo di coalizione voluto ad ogni costo dai socialisti di George Papandreou,(idea sostenuta dal 52% dei greci contro il 37% che vuole andare al voto secondo un sondaggio odierno del quotidiano Proto Thema).

Ma i conservatori di Antonis Samaras si riuftano di andare al governo e chiedono elezioni anticipate aumentando il caos politico. "Gli europei non si fidano più di noi, ci butteranno fuori dall'euro" dice Tassos Pagonis, 48 anni, tassista ad Atene. "Spero di non dover vedere il ritorno alla dracma " La situazione sociale è grave, quella politica peggio.

I greci si preparano al piano B, l'uscita dall'euro perché il vertice del 26 ottobre sul punto del salvataggio della Grecia ha lasciato troppi lati oscuri. Il comunicato finale del Consiglio europeo non è chiarissimo. Sicuri sono 30 miliardi di euro che saranno messi a disposizione dai Governi dell'Eurozona come garanzia per le banche che accetteranno lo swap tra i loro bond greci e i nuovi bond da emettere, con un haircut del 50%. Meno certi sono i 100 miliardi che il comunicato cita come aiuti alla Grecia, in arrivo da Governi e istituzioni internazionali. Secondo alcuni, ma non c'è certezza sul punto, si sommerebbero ai 30 miliardi portando il pacchetto di aiuti a 130 miliardi. In ogni caso, se anche quei 100 miliardi fossero aggiuntivi, non è specificato a chi andranno (governo greco, banche) e in quale misura.

Di sicuro c'è che il governo greco deve approvare le misure di austerità, impopolari, altrimenti non arriverrà niente e i soldi devono arrivare entro il 15 dicembre, dopo non c'è più ninete in cassa. E i greci si chiedono se ne vale la pena o non sarebbe meglio tornare alla vecchia dracma, svalutare magari del 60% e farla finita con questa lenta agonia. I greci non possono trasformarsi in tedeschi in pochi mesi. Per questo i giovani pensano ad emigrare mentre i greci che si sono trasferiti per lavoro in Germania sono aumentati del 6% rispetto all'anno scorso raggiungendo quota 90mila complessivi. Tutta gente che ha detto addio al sole per le brume del nord Europa. Qui ormai i giovani hanno capito che per un decennio non c'è futuro.per loro.La Ue dà soldi al governo per pagre i debiti ma non crea lavoro.

Intanto secondo la Federazione Bancaria Europea l'ammontare medio dei mutui procapite accesi dai greci supera quello dei loro depositi.
L'anno scorso, ogni cittadino greco era debitore alle banche di una media di 22.842 euro a fronte di una media di deposito in banca pari a 18.504 euro procapite. Secondo la Bce, la riduzione del reddito disponibile dei greci, divenuta molto evidente l'anno scorso quanto è sceso a 163,5 miliardi di euro dai 172,6 miliardi del 2009, è destinata ad aggravarsi quest'anno. I negozi chiudono e l'insicurezza sociale, la microcriminalità aumenta nella strade. Aumenta anche la rabbia e la protesta di gruppi anti-sistema che vedono nella crisi un'opportunità per tornare alla ribalta.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi