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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2011 alle ore 16:17.

Dopo la densa giornata politica di ieri le opposizioni si dicono oggi pronte in ogni modo ad accelerare i lavori parlamentari, alla luce anche delle notizie che arrivano dai mercati finanziari. A confermarlo per tutti è Pier Ferdinando Casini, al termine di un incontro con il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani. «Non faccio dietrologie» sulla reazione dei mercati all'annuncio di dimissioni di Silvio Berlusconi, ha premesso il leader dell'Udc: «C'è grande preoccupazione che credo sia comune a tutte le persone responsabili». Dunque, ha aggiunto, «bisogna facilitare l'approvazione rapida di tutti i provvedimenti» all'esame del Parlamento.
Oggi, alla Camera, le opposizioni manterranno la linea, già seguita ieri, di partecipazione ai lavori senza però votare. Pier Luigi Bersani e Casini a quanto si apprende si mantengono in contatto costante con il Quirinale. Bersani avrebbe sentito per telefono in mattinata il capo dello Stato per denunciare «la piena irresponsabilità e inconsapevolezza della maggioranza» che alla richiesta dell'opposizione di accelerare sulla legge di stabilità davanti agli indici dello spread alle stelle, nicchiava come a prendere tempo.
Per quanto riguarda nel dettaglio le singole posizioni, andiamo per gradi, cominciando dal Terzo Polo. «Occorre che sia approvata al più presto la legge di stabilità con misure immediatamente efficaci e coerenti con gli impegni assunti con le istituzioni europee» si legge in un comunicato al termine dell'incontro dei rappresentanti politici e parlamentari del Terzo polo (Api, Fli, Udc, Mpa, LibDem e Giorgio La Malfa). «Deve quindi accelerarsi il più possibile - affermano - il percorso stabilito ieri con il Quirinale anche al fine di dare certezza al quadro economico-finanziario e agli investitori».
Pd
Le opposizioni chiedono che la legge di stabilità venga approvata in via definitivo entro lunedì annuncia il capogruppo del Pd al Senato, Anna Finocchiaro, che rivolgendosi al presidente del Senato chiede che questi «si faccia garante di una più rapida approvazione del ddl stabilità». Le opposizioni hanno inviato una lettera al presidente Schifani chiedendo di «convocare con urgenza la conferenza dei capigruppo per definire modalità e tempi certi per l'approvazione del provvedimento in Aula».
L'obiettivo è quello di approvarle il ddl al Senato entro venerdì e quindi passarlo subito dopo alla Camera. «Dai mercati - sottolinea Finocchiaro - arrivano segnali drammatici. Le opposizoni sono disponibili a lavorare oggi, stanotte e domani per portare la legge in Aula venerdì ed approvarla subito». Tutto questo, precisa Finocchiaro, non mira ad «accelerare le dimissioni del presidente del Consiglio, che sono già un dato certo», ma si spiega col fatto che «ogni giorno in più che passa rischia di aggravare la tempesta che investe il Paese».
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