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Questo articolo è stato pubblicato il 14 novembre 2011 alle ore 20:49.
L'ultima modifica è del 14 novembre 2011 alle ore 17:25.

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Sacrifici sì, mai parlato di lacrime e sangue
Quanto alle misure, a ciò che servirà per raddrizzare la rotta e rassicurare i mercati - che «avranno un'impazienza temperata con razionalità», dice, fino alla formazione del nuovo governo - il presidente della Bocconi ci tiene a una precisazione. «Non ho mai detto "lacrime e sangue" ma sacrifici forse sì. Forze politiche hanno percepito la serietà della situazione». Quelle stesse forze politiche a cui si appella affinché «siano consapevoli che è necessario ritrovare una fase di distensione che consenta di guardare un po' più in alto, con senso di responsabilità e con coesione».

Incontri positivi e costruttivi. Politica trasformi momento in opportunità
Poi rivolge lo sguardo sulle consultazioni e prova a tracciare un bilancio a metà del guado (domani vedrà Pd e Pdl). «
Le consultazioni stanno procedendo con grande serietà e con partecipzione molto costruttiva da parte di tutte le forze politiche che sono consapevoli che è necessario ritrovare una fase di distensione che consenta di guardare un po' più in alto con senso di responsabilità e di coesione». Un momento difficile come quello in corso, aggiunge il premier in pectore, «deve trasformarsi in vera opportunità per il paese», aggiunge il premier. Che si dice intenzionato a incontrare domani i rappresentanti istituzionali delle donne e dei giovani.

Domani si prosegue con Pd e Pdl
Non c'è dunque ancora la lista di ministri che anche i mercati aspettano, ma le consultazioni - avviate stamane e riprese nel pomeriggio con l'Idv e con il Terzo Polo, domani chiuderanno Pd e Pdl - cominciano a fornire qualche certezza in più. La prima è che il premier in pectore non vuole lasciare la politica fuori dalla porta. L'altra è che Monti non vuole essere un premier a tempo ma punta ad arrivare a fine legislatura, nel 2013. Indicazioni che certo non fanno piacere dalle parti del Pdl che ha ribadito a più riprese il proprio sì condizionato alla durata e al programma.

Cicchitto frena: nessun consenso al buio
Così il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchitto, si incarica di sottolineare, prima ancora della conferenza stampa di Monti, che non ci saranno cambiali in bianco per il nuovo esecutivo. «Nessuno pensi a consensi dati al buio», avverte l'esponente pidiellino che rimarca la rotta: serve il confronto su programma e struttura dell'esecutivo. «Il nostro atteggiamento - chiarisce ancora Cicchitto - è costruttivo nei confronti del presidente incaricato Monti a condizione che ci si confronti su una organica proposta programmatica e anche sulla struttura del Governo. Nessuno può pensare a consensi dati al buio perché noi dovremo portare una precisa all'ufficio di presidenza del Pdl».

Di Pietro: programma e squadra e poi decidiamo su fiducia
Mentre Antonio Di Pietro, aprendo la girandola pomeridiana delle consultazioni di Monti, assicura «che non ci metteremo di traverso». L'ex commissario Ue, spiega il leader dell'Idv, «intende portare e riportare serietà all'interno delle istituzioni e noi gli abbiamo chiesto di riportare anche trasparenza ed efficienza e di coniugare in concreto quell'equità che ieri ha messo come punto di riferimento della sua possibile azione di governo». Quanto al sostegno, Di Pietro chiarisce che Monti riceverà la fiducia dell'Idv «solo dopo aver pronunciato il suo discorso alle Camere». Durante l'incontro, infatti, Monti «si è riservato di "svelare"' la squadra e il programma più avanti» e per questo, ha detto Di Pietro, «noi ci riserviamo di decidere dopo averlo sentito». L'ex pm aggiunge quindi che «se si celebrerà il referendum sulla legge elettorale e i cittadini decideranno il ritorno alle preferenze, abbiamo detto a Monti che c'è un dovere morale, etico, politico, istituzionale e costituzionale di ridare la parola ai cittadini, a prescindere dall'efficienza del Governo».

Dal Terzo polo carta bianca al premier in pectore
Dal Terzo polo, invece, nessun ostacolo al futuro esecutivo. «I cento parlamentari del Terzo Polo danno carta bianca al presidente Monti, senza se e senza ma», spiega il leader dell'Api, Francesco Rutelli. «Abbiamo piena fiducia in Monti - aggiunge l'ex sindaco di Roma - e lo sosterremo. Governo tecnico? Bene. Governo politico? Bene. Sosterremo la linea eccezionale e ineccepibile del Capo dello Stato, sperando in una stagione di pacificazione, di ripresa economica, di riequilibrio e di recupero di credibilità per il nostro paese».

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