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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 19:53.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2011 alle ore 13:49.
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Tre donne nell'Esecutivo
Tre le donne nell'Esecutivo, con poltrone di peso. «Sono affidati a personalità femminili ministeri di grande rilievo: Interno, Giustizia, Lavoro e Politiche sociali con delega per le Pari opportunità», ha detto Mario Monti, dopo aver sciolto la riserva sull'incarico a formare un nuovo esecutivo. Monti ha escluso che sia già in programma un futuro rimpasto di Governo: «Non prendo in considerazione in questo stadio un passaggio in corsa, perchè di corsa si tratterà».
L'assenza di politici agevolerà il compito
«La non presenza di personalità politiche nel governo, agevolerà anzichè ostacolare il radicamente, perchè toglierà un motivo di imbarazzo», ha detto il premier Mario Monti, spiegando che «la blindatura di un governo dipende dalla sua capacità di agire incisivamente e di spiegare ai cittadini e al Parlamento la portata della sua azione. Questa è la blindatura che cercherò con i miei ministri». D'altronde, «le forze politiche hanno manifestato una chiara preferenza, che spero stiano uscendo da una fase di dialettica molto, molto vivace, per sostenere questo governo senza farne parte.
Un saluto a Berlusconi, un sentito ringraziamento a Napolitano
D'altra parte la stessa nascita di un governo innovativo riflette la grande convinzione delle forze politiche che si tratti di momento straordinario», ha concluso Monti. Il premier ha rivolto un «cordiale saluto a Berlusconi con rispetto e attenzione per l'opera compiuta», un «sentito ringraziamento a Napolitano per l'onore che mi ha fatto chiamandomi a questo incarico e per il suo sostegno». Un "grazie" alle «forze politiche e sociali per la collaborazione nel corso delle consultazioni» a Palazzo Giustiniani.
Di pensioni e patrimoniale se ne parlerà in Parlamento
Pensioni e patrimoniale nel programma di governo? Il premier rinvia al discorso sulla fiducia per i chiarimenti sulle misure. A chi gli chiede se il suo esecutivo farà la riforma delle pensioni, Monti risponde: «avremo occasione di presentare il programma in Parlamento» per il discorso sulla fiducia «e quella sarà l'occasione più appropriata per prendere la prima visione sulle linee programmatiche del governo». A chi domanda se si può chiedere se ci sarà la patrimoniale, Monti risponde ironico: «se vuole, lei può chiederlo». Ma non risponde.
Ornaghi a lezione conferma le voci salutando gli studenti
C'è una curiosità prima della comunicazione da parte di Monti della squadra di governo. Uno studente ha dato la notizia che il suo prof è nuovo ministro direttamente da Twitter. «Mi dispiace chiudere in anticipo le lezioni per ragioni a voi note»: questo il messaggio che uno studente del professor Lorenzo Ornaghi, ministro del governo Monti, ha postato su Twitter facendo presagire la certezza dell'incarico al rettore della Cattolica di Milano. Il messaggio è stato subito retweettato, nei post gli utenti di Twitter danno Ornaghi. Poi la conferma.
Fare presto
La parola d'ordine è fare presto. «Questo governo è l'ultima chance per tornare a essere credibili», ha ricordato ieri la leader di Confindustria, Emma Marcegaglia, al termine dell'incontro con Monti al quale le imprese hanno girato il Manifesto per la crescitá messo a punto nei mesi scorsi nel tentativo di pressare il governo Berlusconi per una svolta sul fronte dello sviluppo. Pareggio di bilancio, stabilitá e crescita sono gli obiettivi che l'Europa ci chiede.
La tabella di marcia del voto al Senato e alla Camera
Giovedì 17 novembre si vota la fiducia al Senato al nuovo governo Monti. Alle 13 l'assemblea ascolterà le comunicazioni del neo presidente del Consiglio, quindi alle 13,30 i lavori verranno sospesi per consentire a Monti di andare alla Camera per consegnare e integrare il testo del suo discorso. Dalle 14 alle 18 nell'aula del Senato si terrà la discussione generale, quindi alle 18,30 é prevista la replica di Monti. Alle 19, con diretta tv, cominceranno le dichiarazioni di voto dei gruppi parlamentari. A seguire, dalle 20,30, la prima chiama e per le 21-21,30 é atteso l'esito del voto. Appuntamento alla Camera con la fiducia per venerdì alle 14. L'inizio della seduta per venerdì é fissato alle 9,45. Dalle 10 alle 12 ci sarà il dibattito sulle comunicazioni del governo. Alle 12 la replica del premier Monti. A seguire, e fino alle 14, le dichiarazioni di voto dei gruppi in diretta tv. Poi il voto palese, per appello nominale.
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