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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2011 alle ore 16:28.
L'ultima modifica è del 16 novembre 2011 alle ore 11:37.

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Mario Monti (Ansa)Mario Monti (Ansa)

La politica esprime una generale soddisfazione per il nuovo governo Monti, ma non manca chi vuole mantenere ancora sospeso il suo giudizio e chi critica alcune scelte del premier. «Una squadra di qualità», ha commentato il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, «un governo che ha messo fine alla diaspora Dc», ha ribadito Casini dell'Udc, mentre Roberto Calderoli della Lega Nord definisce uno «schiaffo al Nord» la mancanza di un ministero dedicato alle Riforme (e dunque anche attento al tema del federalismo). Ecco i principali commenti politici della giornata.

La soddisfazione delle imprese: ora la politica sostenga il governo, i mercati ne hanno bisogno
«Esprimiamo viva soddisfazione per la formazione del nuovo Governo, presieduto dal Senatore, Professor Mario Monti. Le procedure sono state straordinariamente rapide, come l'urgenza della situazione richiedeva». Così una nota congiunta firmata da Abi, Alleanza delle Cooperative, Ania, Confagricoltura, Confindustria, Rete Imprese Italia. «La lista dei ministri presentata dal Presidente del Consiglio esprime profili di alta professionalità, competenza, spirito di servizio. Rivolgiamo un appello a tutte le forze politiche. E' assolutamente essenziale che sin da oggi i mercati percepiscano che il governo ha un sostegno ampio, forte e convinto in Parlamento. Il Paese nel suo complesso deve sapere esprimere concretamente quella coesione che è indispensabile in un momento tanto difficile».

Di Pietro (Idv): voteremo la fiducia, ma non faremo parte della maggioranza
«Daremo il nostro contributo con un voto di fiducia affinchè» il governo Monti, caratterizzato da «discontinuità e professionalità», «inizi il suo lavoro». Così il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, parlando a nome del partito. «Ma poi valuteremo provvedimento per provvedimento. E non faremo parte di maggioranze politiche», aggiunge. «Saremo sentinelle in Parlamento dell'attività dell'Esecutivo». Di Pietro ha poi ribadito la necessità che si arrivi alla riforma elettorale e che una volta superata l'emergenza si ridia la parola ai cittadini.

Calderoli (Lega): la mancanza di un ministero per le Riforme è uno schiaffo al Nord
«Se il buongiorno si vede dal mattino allora è notte fonda e sarò felice di votare contro la fiducia al prossimo Esecutivo». Lo ha dichiarato Roberto Calderoli della Lega Nord. «Nulla da eccepire sulla qualità e sul livello delle singole persone nominate, ma il riscontrare la nascita di un ministero per la coesione territoriale - ha sostenuto - significa aver creato il ministero del centralismo, ovvero che ancora una volta il Nord verrà spremuto per garantire a qualcuno di continuare a mangiare a sbafo...E' questo - si chiede Calderoli - il riformismo di un Governo che non ha neanche un dicastero ad hoc per le Riforme? Il Nord non potrà accettare questo ennesimo schiaffo».

Bersani: una squadra di qualità
«Grande soddisfazione per la qualità della squadra scelta da Monti. Ora ci sono i presupposti per ricominciare a ricostruire il Paese». Questo il primo commento del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sul governo Monti.

Casini (Udc): nulla sarà come prima, avremo governo di larga convergenza
«Da domani nulla sarà come prima: abbiamo un governo di larga convergenza e l'effetto immediato è che si è verificata la fine della diaspora Dc». Lo ha detto il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, inaugurando la mostra sul cinquantennio di Democrazia Cristiana nell'ambito dei festeggiamenti del 150/mo dell'Unità. Un governo «ottimo, l'avremmo votato anche a scatola chiusa ma dopo aver visto i nomi siamo ancora più convinti che è quello che serve al Paese». Per Casini ora «bisogna lavorare per salvare il Paese».

Camusso (Cgil): la lista esprime competenza e professionalità
«La lista dei ministri mi sembraispirata da criteri di competenza e professionalità e questo è importante in vista della stagione che ci attende», commenta il segretario generale di Cgil, Susanna Camusso. Quanto alla componente femminile, che vede tre ministri donne
nel nuovo governo, Camusso ha osservato che «non si può dire abbiano abbondato,certo non siamo di fronte allo spettacolo dei primi giorni con le indiscrezioni tutte al maschile, ma è già qualcosa. È unmiglioramento ma come sempre si poteva fare di più. Aspettiamocomunque di avere un quadro più chiaro perché voglio conoscere ledichiarazioni programmatiche dato che i ministri sono importanti ma lo sono soprattutto i programmi. Questo governo nasce all'insegna di un profilo tecnico per affrontarel'emergenza. L'assenza dei politici credo sia un elemento cheresponsabilizza il Parlamento».

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