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Questo articolo è stato pubblicato il 03 dicembre 2011 alle ore 16:37.

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Ritratto di Wolfgang Schauble, l'uomo sulla sedia a rotelle che tiene in piedi l'Europa. Nella foto il cancelliere tedesco Angela Merkel (a destra) con il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble (AP Photo)Ritratto di Wolfgang Schauble, l'uomo sulla sedia a rotelle che tiene in piedi l'Europa. Nella foto il cancelliere tedesco Angela Merkel (a destra) con il ministro delle Finanze Wolfgang Schäuble (AP Photo)

La Salgado, che politicamente non ha nulla in comune con Schäuble, ha detto che «nonostante una certa fama di persona inflessibile e poco simpatica che alcuni gli attribuiscono, è un uomo affabile e con un atteggiamento molto cordiale, che sa ascoltare ed è sensibile alle istanze altrui».

Circondato da ampia stima internazionale, Schäuble, che il Financial Times ha incoronato nel 2010 come miglior ministro economico europeo - nella classifica di quest'anno stilata dal quotidiano della City è finito secondo dietro il collega svedese Anders Borg - ha un ruolo chiave nei tentativi di uscire dalla crisi dell'euro e dell'economia del Vecchio continente. L'uomo che tiene dritta la barra al timone. Molti lo dipingono come «l'ultimo europeo» nell'esecutivo tedesco per il suo opporsi agli hardliners che nel suo Paese si oppongono all'idea di aiutare i paesi che annaspano e per aver arrotondato le posizioni più oltranziste della stessa Angela Merkel. I liberali, i compagni di maggioranza che da lui avrebbero voluto, senza ottenerla, una netta diminuzione della pressione fiscale, lo detestano, ma le disastrose performance in tutte le ultime elezioni nei Länder hanno molto indebolito le loro proteste.

Schäuble che pure già nel 1994 aveva elaborato la teoria dell'Europa a due velocità è il curatore del legato politico di Kohl ed è uno strenuo difensore del progetto europeista che ha occupato tutta la sua vita politica, prima sotto l'ala del suo mentore e poi in proprio. Deputato da quarant'anni per il collegio di Offenburg, alla frontiera con la Francia, il ministro delle Finanze tedesco si trova a proprio agio con gli interlocutori cresciuti sull'altra sponda del Reno, come il presidente francese Nicolas Sarkozy e la direttrice del Fondo monetario internazionaleChristine Lagarde. E attraverso questi contatti, Schäuble è uno dei promotori del rinnovato asse franco-tedesco che preoccupa molti in Europa.

Il ministro delle Finanze tedesco, il cui ruolo sarà sempre più decisivo nelle prossime settimane, è uno dei pochi a vedere nell'attuale crisi che terrorizza il Vecchio continente non soltanto un abisso in cui cercare di non cadere, ma anche un'occasione preziosa per "costringere" i Paesi Ue, e in particolare quelli dell'Eurozona, a procedere sulla strada di una maggiore integrazione, che per Schäuble non può prescindere dall'Unione fiscale e dalla creazione di un presidente europeo eletto direttamente dai cittadini. Molti pensano che contribuire al salvataggio dell'Europa e dell'euro dalla poltrona di più "pesante" ministro economico dei Ventisette sia l'ultimo obiettivo politico di Schäuble. Ma qualcun altro ipotizza che il primo eventuale presidente dell'Ue eletto dai cittadini potrebbe essere un veterano della Cdu costretto da vent'anni su una sedia a rotelle.

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