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Questo articolo è stato pubblicato il 11 marzo 2012 alle ore 08:11.

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Corrado PasseraCorrado Passera

Andiamo ai temi concreti. La separazione di Snam rete gas dall'Eni è uno degli interventi simbolo delle liberalizzazioni. Molto però dipenderà da come le attuerete...
Eni uscirà completamente dal gruppo Snam. Con il Tesoro stiamo individuando le forme migliori per tutti gli azionisti. La separazione interpreta l'interesse di tutti ad avere il trasporto e le infrastrutture del gas affidati a un'azienda del tutto indipendente e dedicata che porti maggiore concorrenza sul mercato e possa diventare un protagonista delle reti europee.

Tra i possibili soggetti che potrebbero essere coinvolti si è parlato di Cassa depositi e prestiti e di Terna. Secondo lei quale opzione è preferibile?
Cdp è l'azionista di Eni e quindi l'interlocutore di riferimento. Terna è un caso di successo di un'azienda che sta dando un contributo importante allo sviluppo di un altro mercato, che è quello dell'energia elettrica. Non abbiamo mai preso in considerazione di collegare questi due settori.

Un'altra rete che è considerata strategica per la crescita del Paese è quella a banda larga. Se ne parla da anni. Ci può anticipare le intenzioni del Governo?
La banda larga è uno dei principali sottocapitoli dell'agenda digitale, un grande impegno che abbiamo preso con noi stessi e l'Europa. Va superato il digital divide degli italiani, con collegamenti per tutti almeno di 2 megabit entro il 2013 e, per questo, con Fabrizio Barca abbiamo già messo in sicurezza dei fondi per le regioni meridionali, recuperando 700 milioni legati all'Europa. La banda larga e larghissima dovrà venire dallo sforzo sinergico di soggetti privati e pubblici. Ora dobbiamo intervenire, con operazioni di mercato, per accelerare gli investimenti sulla fibra ottica sia nella rete di base sia in quella che arriva all'interno degli edifici. Ci sono state iniziative importanti come quella di F2i in Metroweb. Ma bisogna raggiungere tutta Italia con lo spirito con cui, negli anni Cinquanta, abbiamo costruito l'autostrada del Sole: anche per le autostrade digitali è l'offerta che crea la domanda. La spinta del Governo per estendere in modo generalizzato la fibra - nel rispetto delle regole della concorrenza e degli aiuti di Stato - è molto forte.

Lei citava F2i. In quell'operazione c'è anche una partecipazione di Cassa depositi. È possibile anche qui un intervento della Cdp e la costituzione di un soggetto pubblico-privato?
Quando prima parlavo di rispetto della concorrenza intendevo proprio che Cassa può giocare un ruolo, ma ad oggi è prematuro spingersi a delineare un tipo di intervento piuttosto che un altro.

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