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Questo articolo è stato pubblicato il 22 marzo 2012 alle ore 22:00.
L'ultima modifica è del 22 marzo 2012 alle ore 19:18.

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Ore 20.36 - Fornero: tempi brevi, Parlamento approvi o ci mandi a a casa
«I tempi saranno brevi, lo confermo, non brevissimi, ma il tempo necessario perché il Parlamento, veda il provvedimento, lo esamini, lo emendi dove ritiene e lo approvi, oppure ci mandi a casa, questo fa parte della democrazia». Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in conferenza stampa a Palazzo Chigi al termine dell'incontro con le parti sociali sulla riforma del mercato del lavoro.

20.28 - I distinguo di Cgil e Ugl
Il dialogo tra governo e parti sociali «non è stato tra sordi, è stato molto fattivo, ho sinceramente ringraziato le parti anche stasera». Lo dice il ministro del lavoro elsa fornero, in conferenza stampa a palazzo chigi che parla di un «attivo contributo» di sindacati e imprese. Poi osserva che la «posizione delle parti non è uniforme». La Cgil ha una «posizione contraria su flessibilità in uscita, abbiamo poi registrato stasera - prosegue Fornero - posizione dell'Ugl che, rispetto all'accordo che aveva espresso l'altra sera, stasera ha espresso dissenso rispetto al governo sull'art. 18. Il resto del documento - conclude - è stato considerato buono da tutte le parti inclusa la Cgil che ha riconosciuto lo sforzo sul contrasto alla precarietà, una buona impostazione sugli ammortizzatori e sulle politiche attive».

Ore 20.24 - Fornero: non diamo a imprese licenza di licenziare
«Ci deve essere una chiara, chiarissima presa di responsabilità da parte delle imprese: non stiamo dando loro la licenza di licenziare». Così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in conferenza stampa al termine del tavolo sulla riforma del mercato del lavoro. «Verrebbero meno al loro ruolo sociale. Lo chiedo loro pubblicamente».

Ore 20.20 - Articolo 18 a parte, anche Cgil approva
A parte l'articolo 18 , «il resto è considerato buono da tutte le parti, inclusa la Cgil, che ha riconosciuto lo sforzo per il contrasto alla precarietà, la buona impostazione sugli ammortizzatori e una buona determinazione sulle politiche attive». Lo ha detto il ministro Elsa Fornero in conferenza stampa a Palazzo Chigi.

Ore 20.16 - Riforma degli ammortizzatori «dopo anni di parole»
«Sono tanti anni che si parla di ammortizzatori sociali, ma si stava sempre su quelli che c'erano»: così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in conferenza stampa al termine del tavolo a Palazzo Chigi, sottolineando che ora c'è la riforma

Ore 20.12 - Fornero: non aboliamo l'articolo 18
«Non aboliamo l'articolo 18. Distinguiamo le fattispecie»: così il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, in conferenza stampa al termine del tavolo sulla riforma del lavoro, confermando l'indennizzo nei casi di licenziamento economico e la scelta al giudice tra reintegro e indennizzo solo per il licenziamento disciplinare.

Ore 20.08 - L'Aspi «partirà dal prossimo anno»
«L'Aspi partirà dal prossimo anno. è universale e riguarda tutti. Si passa da qualcosa di limitato a qualcosa di universale e parte dal prossimo anno». Lo afferma il ministro Elsa Fornero a Palazzo Chigi al termine dell'incontro con le parti sociali.

Ore 19,40 - Si chiude l'incontro
Il testo della riforma «domani sarà a disposizione delle parti sociali e del Paese». Lo ha detto il ministro del Lavoro Elsa Fornero, chiudendo l'incontro a Palazzo Chigi, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti alla riunione.

Ore 19,05 - Bonanni illustra proposta art. 18
Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, ha illustrato al premier Monti la sua proposta di modifica dei licenziamenti economici. In caso di contenzioso, ha spiegato al tavolo in corso a Palazzo Chigi, «il giudice annulla il licenziamento, se dal processo emergono motivi diversi da quelli economici, cioè discriminazioni, abusi, irregolarità nelle procedure o motivi disciplinari».

Ore 19 - Confronto su esodati
Il ministro del lavoro Elsa Fornero aprirà nei prossimi giorni un confronto con i sindacati sul tema degli esodati. Lo riferiscono alcune fonti presenti al tavolo di Palazzo Chigi.

Ore 18.40 - Fioroni (Pd): partito decida se vuole salvare l'Italia
«Quando Bindi dice che il sì del Pd non è scontato, forse è a conoscenza di cose che io non conosco. In ogni caso, il Paese ha bisogno di una riforma del mercato del lavoro fatta di sicurezze e di certezze. Il Pd deve
decidere se intende o no contribuire a salvare l'Italia o ha a cuore soltanto qualcosa di ideologico. Ma questo non credo sia il pensiero di Bersani e tanto meno della maggioranza del Pd». A dirlo Giuseppe Fioroni in una intervista Adnkronos.

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