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Questo articolo è stato pubblicato il 04 aprile 2012 alle ore 19:45.
L'ultima modifica è del 04 aprile 2012 alle ore 17:58.

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È il giorno della verità per la riforma del mercato del lavoro, dopo i ritocchi seguiti al vertice notturno di martedì tra il premier e la maggioranza. Di seguito le principali notizie emerse dalla conferenza stampa durante la quale Monti e Fornero hanno presentato i contenuti del ddl.

Ore 17.55 In arrivo commissione di monitoraggio
Il ministero del Lavoro costituirà una commissione all'interno del dicastero per il monitoraggio specifico della riforma del mercato del lavoro alla quale parteciperà anche il ministero dell'Economia. Il ministro Fornero spiega che non ci sono attualmente proiezioni su come dovrebbe cambiare il tasso di disoccupazione «perché la riforma attiene ai cambiamenti dei comportamenti di lavoratori e imprese. «Ci sarà - spiega - una Commissione per monitorare gli effetti della riforma e proporre aggiustamenti in corso».

Ore 17.52 - Fornero: chi soffia sul fuoco si prenda la responsabilità
Il rischio di tensioni sociali per le decisioni del Governo esiste, ma c'è anche chi «soffia sul fuoco», e dovrebbe prendersene le responsabilità. Presentando la riforma del lavoro, il ministro Fornero accenna alle possibili tensioni sociali nelle prossime settimane: «So che il rischio c'è, come so che c'è impoverimento nel Paese, c'è molta gente arrabbiata in giro. Ma credo che un messaggio positivo possa passare con l'aiuto delle persone di buona volontà. Si può soffiare sul fuoco, ma ci si prende la responsabilità a soffiare sul fuoco». Poi il ministro risponde a una domanda sulla possibilità di legegre la riforma in tempo reale: il ddl, spiega, sarà pubblicato «sul sito. Al momento ce l'ha il presidente della Repubblica quindi dovrà aspettare un po'».

Ore 17.47 – Monti: fondamentale approvazione tempestiva
Tra le forze politiche «non sfugge a nessuno che la tempestività nell'approvazione» parlamentare della riforma del mercato del lavoro sia «importante quanto la qualità del prodotto». Questa la risposta del premier Monti alla domanda se sia o meno opportuno considerare il testo presentato dal governo "blindato" visto l'accordo con la maggioranza. Monti ricorda che il Governo ha lavorato in questi mesi velocemente alla messa a punto della riforma: «siamo fiduciosi che il Parlamento possa fare altrettanto quanto a rapidità" nell'approvazione del disegno di legge. Poi ricorda: «la riforma é passata, anche nei suoi punti più sensibili, al vaglio attento degli onorevoli Alfano, Bersani e Casini. Abbiamo raccolto la loro adesione e credo che, data la loro autorevolezza, ciò assicuri, pur in un grande rispetto per il Parlamento, un percorso sereno e per quanto possibile rapido».

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