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Questo articolo è stato pubblicato il 22 maggio 2012 alle ore 12:01.

Grandissima voglia di ripresa
Durante la visita con il capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, Monti si è complimentato per «l'ottimo sistema di collaborazione tra le diverse strutture e una grandissima voglia di riprendere al più presto la vita normale da parte della popolazione colpita. È un altro esempio di forte vitalità». Il premier ha sottolineato di aver «voluto portare il senso di vicinanza del Governo, con tutte le sue strutture, a queste famiglie e queste popolazioni così colpite negli affetti e anche nelle loro attività quotidiane».
Prenderemo provvedimenti urgenti
«Prenderemo appena possibile un provvedimento per quanto riguarda i pagamenti fiscali». Monti ha detto di averne già parlato con il presidente della Regione, Vasco Errani e con le istituzioni locali: «Ho parlato della possibilità di sospendere i pagamenti fiscali». L'altra urgenza é quella di trovare copertura per gli interventi immediati che verranno discussi oggi nel Consiglio dei ministri già fissato sull'argomento, con un decreto di emergenza ad hoc. «Troveremo le coperture adeguate - ha detto Monti - per gli interventi immediati. C'é la necessità di riattivare presto l'attività economica di un tessuto industriale così importante come questo, non solo a livello locale, ma anche a livello nazionale».
Contestazioni a Monti
Uno sparuto gruppo di contestatori ha gridato all'indirizzo del premier «tornate a casa», «ladri», «abbasso le banche». La protesta inscenata da un gruppetto costituito soprattutto da signore nei confronti del premier «è sorta spontaneamente - ha spiegato Roberta, una delle contestatrici - Paghiamo tante tasse, ci chiedono di fare un sacrificio, per loro piccolo, ma per noi no, noi che facciamo fatica ad arrivare alla fine del mese. In cambio tagliano i servizi, tagliano tutto, io lavoro nella sanità come mia sorella e lo vediamo quotidianamente». C'è già «un grave disagio e questa - ha aggiunto riferendosi al sisma - è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Sentire che lo Stato potrebbe non pagare per il terremoto è stato un duro colpo. Noi vogliamo che tutti i cittadini vengano aiutati perchè lo Stato sono i cittadini».
La gente si aspetta aiuto per la ripresa
«Oltre alla solidarietà, dal governo la gente colpita dal terremoto si aspetta la possibilità di poter riprendere le normali condizioni di vita, sostenuti da un impegno finanziario», ha detto il direttore della Protezione civile dell'Emilia-Romagna, Demetrio Egidi, commentando le contestazioni di alcune persone al premier Monti. «Noi stiamo lavorando per garantire risposte a tutte le esigenze di assistenza e, come ha detto il presidente Errani, tutto quello che è necessario fare per l'assistenza, cerchiamo di farlo», ha concluso. (N.Co.)
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