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Questo articolo è stato pubblicato il 20 giugno 2012 alle ore 08:30.
L'ultima modifica è del 20 giugno 2012 alle ore 08:30.

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La seconda cosa che il mondo deve fare, per dare peso all'iniziativa europea per la crescita, è tornare all'accordo sulla crescita globale concordato per la prima volta a Londra e a Pittsburgh nel 2009. Dieci anni fa i consumatori occidentali erano in grado di trainare l'economia mondiale. Fra dieci anni il motore della crescita saranno i consumatori asiatici. Il G-20 dovrebbe puntare a sostenere la crescita globale accelerando l'apertura dei mercati asiatici e sudamericani. Inoltre, dovrebbe cercare l'aiuto del Fmi per negoziare un accordo con Cina e India che impegni la prima a creare più domanda a livello globale incrementando la spesa per i consumi e la seconda ad aprire maggiormente i suoi mercati ai prodotti di importazione. In cambio, America ed Europa dovrebbero accelerare gli investimenti infrastrutturali, rassicurando l'Asia sull'impegno dell'Occidente per la crescita. Un accordo per la crescita potrebbe dare sicurezza all'Occidente di poter trarre beneficio da un incremento delle esportazioni verso Oriente e dare sicurezza all'Oriente di poter contare su un rilancio della domanda in Occidente.
Il mondo intero ne trarrà beneficio e avremo aiutato l'Europa a non precipitare nel burrone. L'alternativa - un decennio perduto di disoccupazione e stagnazione in Europa - può e deve essere evitata.

* Gordon Brown, parlamentare laburista, è stato primo ministro della Gran Bretagna dal 2007 al 2010 e cancelliere dello scacchiere dal 1997 al 2007
(Traduzione di Fabio Galimberti)

L'INIZIATIVA

Manifesto per gli Stati Uniti d'Europa
Il Manifesto per gli Stati Uniti d'Europa nasce sull'onda del primo manifesto per l'Europa lanciato il 1° novembre 2011 dal Sole 24 Ore con cinque proposte per salvare l'euro: fare progressi verso un vero governo economico europeo, estendere il mandato della Bce, varare Euro project bond per finanziare grandi opere, Euro union bond mettendo parte del debito dei Paesi Ue in comune e creare un'unione bancaria. Un piano sempre più di attualità in vista del summit Ue del 28-29 giugno.

Gli interventi
Con un intervento dell'ex cancelliere Helmut Schmidt il 5 giugno, seguito il giorno dopo dall'ex presidente della Commissione Ue, Jacques Delors, il Sole 24 Ore ha poi lanciato il Manifesto per gli Stati Uniti d'Europa, per sollecitare un'accelerazione del processo politico di integrazione comunitaria, per combattere la crisi. Sul tema sono poi intervenuti ogni giorno altri autorevoli politici europei: nell'ordine, Joschka Fischer, Romano Prodi, Jerzy Buzek, Antonio Tajani, Guy Verhofstadt, Lucas Papademos, George Osborne, Carlo Azeglio Ciampi, Pascal Lamy e Mario Sarcinelli.

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