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Questo articolo è stato pubblicato il 03 luglio 2012 alle ore 20:33.
L'ultima modifica è del 03 luglio 2012 alle ore 12:39.

La spending review mette nel mirino il pubblico impiego. Stando infatti alle misure contenute nella bozza del Dl spending review che potrebbe andare venerdì in consiglio dei ministri, sono i dipendenti pubblici i più colpiti dal progetto di razionalizzazione della spesa firmato dal Governo Monti. È confermata la riduzione dell'incremento dell'Iva già da quest'anno, e il suo dimezzamento dall'anno prossimo. Arriva la riduzione delle Province.
Stretta su permessi sindacali. In arrivo ferie obbligate
La stretta sul pubblico impiego prende forma su una pluralità di canali. Tanto per cominciare, gli uffici pubblici resteranno chiusi nella settimana di Ferragosto e in quella tra Natale e Capodanno: gli statali saranno messi in ferie. I permessi sindacali a partire da gennaio del 2013 saranno ridotti del 10 per cento. Gli statali non potranno monetizzare ferie, riposi e permessi non goduti (anche in caso di cessazione del rapporto di lavoro per mobilità, dimissioni e pensionamento). Per questa categoria di lavoratori, poi, da ottobre i buoni pasto non potranno superare i sette euro. Scatta la sospensione dei concorsi per l'accesso alla prima fascia dirigenziale (non oltre il 2015). Non solo: le spese del personale della Pa vengono ridotte: le «facoltà assunzionali» sono ridotte del 20% per tutte le amministrazioni nel triennio 2012-2014, del 50% nel 2015 e del 100% a decorrere dal 2016.
Levata di scudi dei sindacati: ci sono solo tagli
Il Dl che l'Esecutivo si appresta a varare - spiega una nota congiunta di tutte le sigle del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil - «avrà come unica conseguenza l'accentuarsi delle ragioni di dissenso su scelte che intendiamo contrastare con forza, ritenendole inaccettabili».
Riduzione di tre miliardi del fondo sanitario
Sotto la lente della spending review finisce anche la sanità: Il fondo sanitario viene ridotto di tre miliardi; chiusi i piccoli ospedali. Previsto il taglio del 5% per l'acquisto di beni e servizi da parte della sanità pubblica.
Salvati altri 55mila lavoratori esodati
La bozza del decreto - che è comunque suscettibile di modifiche - prevede il blocco degli adeguamenti Istat relativi ai canoni dovuti dalle Amministrazioni per l'utilizzo di immobili in locazione passiva. Quanto agli esodati, vengono salvati ulteriori 55mila lavoratori rispetto ai 65 mila già interessati. Intanto il primo decreto sulla spending review ottiene il via libera della Camera e va al Senato in terza lettura (scade il sette luglio).
Congelato lo stipendio dei dipendenti di società pubbliche
Per due anni, dal 1 gennaio 2013 al 31 dicembre 2014, lo stipendio dei dipendenti delle società pubbliche non potrà superare quello del 2011. Ancora: uso gratuito allo Stato di beni di proprietà degli enti territoriali e viceversa. Le tariffe vengono bloccate fino al 31 dicembre 2013. Sono ridotti i compensi pagati ai Caf.
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