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Questo articolo è stato pubblicato il 14 settembre 2012 alle ore 19:30.
L'ultima modifica è del 14 settembre 2012 alle ore 14:34.

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Massima allerta anche in Italia in seguito alle violente proteste nel mondo islamico per il film ritenuto blasfemo su Maometto. In una circolare indirizzata dal Viminale a tutti i prefetti e i questori si raccomanda di rafforzare la vigilanza sugli obiettivi sensibili. In particolare sedi diplomatiche Usa e israeliane.
È stato un venerdì di rabbia e follia in molti Paesi musulmeni, dove all'uscita dalla preghiera del mezzogiorno si sono tenute proteste contro la pellicola Anti-Islam prodotta negli Usa. Il bilancio provvisorio è di almeno sette morti e decine di feriti

In Sudan assalto a tre sedi diplomatiche: almeno tre morti
Almeno tre manifestanti sono morti e decine di persone sono rimaste ferite negli scontri davanti all'ambasciata statunitense a Khartoum, in Sudan. Lo riferisce l'emittente panaraba al Jazeera. Diecimila manifestanti hanno assaltato la sede diplomatica, poi un gruppo di persone è riuscito a penetrare all'interno del perimetro e le forze di sicurezza hanno aperto il fuoco, dopo avere sparato alcuni colpi in aria e lanciato gas lacrimogeni.
Un portavoce della sede diplomatica ha riferito che i manifestanti sudanesi che hanno scavalcato il muro di cinta sono stati respinti prima che riuscissero a impadronirsi del compound. «Sono stati tutti espulsi, non sono riusciti ad andare lontano», ha precisato la stessa fonte, aggiungendo che nessuna persona dello staff della sede è rimasta ferita nell'incidente.

In precedenza, oltre 5mila persone si erano riunite davanti alle ambasciate di Germania e Gran Bretagna dando l'assalto alla sede diplomatica tedesca. Immediata la reazione di Berlino. Il film sulla vita di Maometto ritenuto blasfemo dal mondo arabo è «vergognoso», ma ciò «non giustifica l'attacco» all'ambasciata tedesca in Sudan, ha dichiarato il ministro degli Esteri di Berlino, Guido Westerwelle.

Il Pentagono: 50 marines in viaggio verso lo Yemen
Intanto, il Pentagono conferma l'invio di 50 marines in Yemen a scopo precauzionale per proteggere l'ambasciata americana e il personale diplomatico. Secondo la Cnn, si tratterebbe di un contingente di dimensioni analoghe a quello inviato a Bengasi.

La Casa Bianca: video disgustoso, ma la violenza non è giustificata
La Casa Bianca ribadisce di non essere responsabile del video anti-Islam che sta infiammando il mondo islamico. Il video è «offensivo e disgustoso», dichiara il portavoce della Casa Bianca, Jay Carney. «Noi rigettiamo i contenuti. Abbiamo una storia di tolleranza religiosa, ma non c'è giustificazione alla violenza».

Tre morti negli scontri a Tunisi
Anche in Tunisia è montata la protesta contro la diffusione del film blasfemo su Maometto. A Tunisi, tre manifestanti sono morti e altri 28 sono rimasti feriti nei disordini odierni davanti all'ambasciata americana. Lo riferisce il ministero della Sanità citato dalla Tap. Due vittime sono decedute nell'ospedale Mongi Slim e due feriti sono in condizioni critiche.

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