Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 04 dicembre 2012 alle ore 08:07.

My24

Nel 2012 la legge 808/85 non è stata rifinanziata, interrompendo così, per la prima volta in oltre vent'anni, un'azione costante di "partenariato strutturale" tra Stato e imprese che aveva dato riscontri altamente positivi in termini di tecnologia, sviluppo, occupazione e innovazione. Pur in assenza di tale fondamentale finanziamento, Finmeccanica ha continuato ad investire, nei limiti sostenibili dal proprio conto economico, per proseguire programmi di ricerca avviati negli anni passati e per avviarne di nuovi.
Vi è ora il rischio concreto di vanificare queste attività di ricerca e sviluppo già avviate, non solo da Finmeccanica, ma dall'intero comparto industriale dell'aerospazio e difesa italiano, in quanto il rifinanziamento della Legge 808/85 non è previsto nell'ambito del Ddl relativo alla Legge di Stabilità 2013: sarebbe il secondo anno consecutivo senza finanziamenti della R&S.

In un momento tanto delicato per la nostra economia, il mancato finanziamento della ricerca equivale a minare alla radice una delle poche avanguardie tecnologiche presenti in Italia, che al contrario dovrebbe essere rafforzata proprio in un periodo di crisi, per trovarsi pronta, con prodotti più competitivi, nel momento della ripresa. Così come accade in altri Paesi (Germania, Regno Unito, Francia), le cui industrie del settore sono nostre concorrenti su tutti i mercati del mondo, pronte a cogliere ogni occasione di espansione che un nostro indebolimento competitivo potrebbe aprire sul mercato.
Questo significherebbe fermare il processo di miglioramento continuo che qui, come e più che in altri settori dell'economia, continua a garantire all'industria italiana la possibilità di essere leader credibile nel settore dell'alta tecnologia, su molti mercati e in tutti i continenti. Equivarrebbe, inoltre, a rendere sempre più precaria un'occupazione altamente qualificata, riducendo il patrimonio tecnologico del Paese e costringendo Finmeccanica a ridimensionare in modo significativo il proprio perimetro di competenze, fino ad intaccare il core business.

Al contrario, basterebbe rifinanziare la legge 808 con 50 milioni di euro all'anno (con impegno di spesa di 15 anni) per garantire all'industria italiana dell'aerospazio e dell'elettronica, quindi anche a Finmeccanica e al suo indotto, il supporto necessario per proseguire lo sviluppo di progetti innovativi che permetterebbero di continuare ad eccellere nel mondo, assicurando decine di migliaia di posti di lavoro altamente qualificati ai nostri giovani.
Siamo consapevoli che il momento è tutt'altro che facile, che vi sono risorse limitate e che bisogna competere sempre più duramente per vincere sui mercati. Siamo tutti impegnati per rispondere alla continua sfida attraverso la nuova Finmeccanica che stiamo costruendo: una Finmeccanica più sostenibile, più trasparente, più competitiva, maggiormente inserita nelle tante comunità di tutto il mondo dove operano, con professionalità e intelligenza, i nostri 68.000 dipendenti. Dipendenti che, come il sottoscritto, non si sentono né "deboli" né "soli", ma che vorrebbero giocarsi le loro capacità ad armi pari con i concorrenti degli altri Paesi.
Giuseppe Orsi è presidente e amministratore delegato di Finmeccanica

Shopping24

Dai nostri archivi