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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 12:40.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2013 alle ore 11:13.

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Ore 12.10. Corti di appello al collasso: 900 giorni per un processo
La situazione complessivamente «più critica» dell'intero sistema giudiziario rimane secondo Lupo «quella delle corti di appello, in cui il procedimento penale dura mediamente intorno ai 900 giorni, tempi di definizione assolutamente incompatibili con i parametri indicati dalla Corte di Strasburgo».

Ore 12.09. Giustizia penale, meno processi, ma aumentano i tempi medi
Affrontando il tema della giustizia penale, il discorso di Lupo ricorda, «come dato positivo, che diminuiscono (3,1%) i procedimenti iscritti relativi ad autori noti (a 3.271.301)». Negativo, invece, il fatto «che diminuiscono (-2,3%) anche i procedimenti definiti (3.178.265), mentre aumenta la media dei tempi di definizione dei procedimenti penali per i giudici di pace (da 233 a 265 giorni) e per i tribunali ordinari (da 329 a 357 giorni)».

Ore 12.07. Carceri e condanne, il compito dei giudici di merito
I giudici di merito, sottolinea ancora Lupo, «devono adeguare le scelte e le decisioni in tema di libertà ai principî di proporzionalità e di adeguatezza, tenendo a mente che essi operano come parametro «di commisurazione delle misure cautelari alle specifiche esigenze ravvisabili nel caso concreto, tanto al momento della adozione del provvedimento coercitivo, che per tutta la durata dello stesso». In particolare, secondo il I° presidente, «Si impone una costante verifica della perdurante idoneità della misura applicata a fronteggiare le esigenze che concretamente permangano o residuino, secondo il principio della minor compressione possibile della libertà personale».

Ore 12.05. Dall'Europa un "comando" che riguarda giudici e Pm
La Corte europea, spiega ancora Lupo, «ha richiamato le raccomandazioni del Comitato dei Ministri» d'Europa sulle condizioni di vita nelle carceri, «che invitano non soltanto gli Stati, ma anche ciascun pubblico ministero e ciascun giudice, a ricorrere il più ampiamente possibile alle misure alternative alla detenzione e a riorientare la loro azione in materia penale verso un minor ricorso alla detenzione, anche allo scopo di ridurre la crescita della popolazione carceraria».

Ore 12.03. Nelle carceri inaccettabile sofferenza» esistenziale
Tra i problemi che affliggono il Pianeta Carcere, Lupo cita «il sovraffollamento degli istituti detentivi; le condizioni di vita degradanti; i tanti suicidi in carcere», tutti sintomi estremi «di un'inaccettabile sofferenza esistenziale».

Ore 12.02. Emergenza carcere, da Cedu «condanna annunciata»
La recentissima sentenza di condanna della Corte europea dei diritti umani che ha censurato il ritardo italiano nel risolvere l'emergenza carceraria sul fronte della sovraffollamento è per Lupo «Una condanna annunciata, che ha risvegliato la nostra collettiva amarezza, espressa con parole sofferte dal Presidente della Repubblica. Si tratta di una sentenza che prescrive allo Stato italiano di adottare, entro un anno, misure individuali e generali necessarie a ovviare alla violazione del divieto di trattamenti inumani e degradanti.

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