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Questo articolo è stato pubblicato il 25 gennaio 2013 alle ore 12:40.
L'ultima modifica è del 25 gennaio 2013 alle ore 11:13.

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Al via oggi nell'Aula Magna della Cassazione, a Roma, la tradizionale cerimonia di inaugurazione del nuovo anno giudiziario alla presenza del presidente della Repubblica e delle più alte autorità dello Stato, tra cui il premier dimissionario Mario Monti. Questi i passaggi più significativi del discorso pronunciato dal primo presidente, Ernesto Lupo, per illustrare i risultati dell'amministrazione della giustizia prima di dichiarare aperto l'anno giudiziario 2013.

Ore 12.21. Cassazione, "Corte assediata": richieste al Legislatore
Per far uscire la Corte di cassazione dall'assedio dei ricorsi che la sommergono, rileva Lupo nei passaggi finali del suo discorso, «è necessario che il legislatore, anche per superare i tempi troppo lunghi dei giudizi, adotti interventi mirati all'eliminazione dell'arretrato (e in particolare di quello della cassazione civile) e affronti il problema di ridurre sensibilmente l'afflusso dei ricorsi». Solo cos, conclude, «La Corte di cassazione può ben assolvere il ruolo suo proprio, che non è soltanto lo svolgimento di una funzione di giustizia, ma soprattutto l'enunciazione dei principi di diritto».

Ore 12.20. Cassazione, nel penale Corte ridotta a "fabbrica di sentenze"
Sul fronte della Cassazione penale, Lupo sottolinea «con forza» che «29.128 ricorsi civili e 52.342 ricorsi penali pervenuti nel 2012 rappresentano drammaticamente la realtà di una Corte di cassazione ridotta a una macchina di produzione di sentenze, che mortifica e svilisce la sua funzione di nomofilachia (una "Corte assediata", per riprendere il titolo di un recentissimo convegno svoltosi in questa Aula)».

Ore 12.18. Giustizia civile, meno processi pendenti, anche grazie alla mediazione
Dai dati ministeriali, rileva Lupo, «emerge un decremento del 4,5% della pendenza complessiva dei procedimenti civili di merito (5.388.544 al 30 giugno 2012)». È l'effetto, spiega, «della significativa diminuzione delle sopravvenienze (-3,7%) e della sostanziale tenuta del numero delle definizioni». Un ruolo positivo per la diminuzione dei processi sopravvenuti Lupo lo riconosce all'istituto della mediazione obbligatoria.

Ore 12.15. Eccessiva durata, come risolvere il problema
Riferendosi alla relazione completa sull'attività dell'amministrazione della giustizia nel 2012, depositata dallo stesso Lupo in occasione del via all'Anno giudiziario, il I° presidente elenca alcune «precise indicazioni» per porre rimedio all'eccessiva durata dei procedimenti: dallo «sfoltimento dell'abnorme numero delle attuali fattispecie penali», con incisivi interventi di depenalizzazione e decriminalizzazione, ad un intervento sui «tempi di prescrizione dei reati (128.000 nel 2011!), di per sé incentivanti tattiche dilatorie», passando dalla necessaria «riforma del sistema delle impugnazioni».

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