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Questo articolo è stato pubblicato il 09 febbraio 2013 alle ore 18:55.

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Una partita sbagliata dall'inizio alla fine. L'Italia contro la Scozia oggi al Murrayfield Stadium di Edimburgo ha perso 34 a 10 nella seconda giornata del Sei Nazioni 2013, al termine di 80 minuti in cui di giusto si è visto ben poco da parte degli Azzurri e di sbagliato anche troppo. C'è chi lo ha definito "rugby vintage", come essere tornati indietro di qualche anno, quando vincere era un caso e perdere la normale amministrazione.

La vittoria contro la Francia, invece, sembrava l'apertura di un ciclo, o almeno aveva illuso di poterlo essere, uno step importante in un percorso iniziato nei test match autunnali, durante i quali la crescita della Nazionale italiana pareva una parabola ancora in fase crescente. La Scozia ci ha fatto risvegliare bruscamente. L'Italia è arrivata a Murrayfield con una formazione più forte dei padroni di casa, che erano reduci da una prova deludente con l'Inghilterra, ma alla luce del risultato finale poco importa. Gli Azzurri hanno sbagliato l'impostazione del gioco e hanno subito la pressione della Scozia, non riuscendo mai a entrare in partita.

"Siamo stati ridicoli, fin dall'inizio", ha ammesso a caldo il capitano azzurro Sergio Parisse. Gli scozzesi sono stati aggressivi fin dall'apertura, anche se la prima occasione di fare punti ce l'ha avuto l'Italia al 6'. Il mediano di apertura azzurro Luciano Orquera ha preso però il palo e i primi punti sono arrivati al 14' con un calcio piazzato di Greig Laidlaw, premiato alla fine della partita come man of the match (migliore in campo), per il parziale di 3-0.

Su un campo appesantito e scivoloso, il dominio della Nazionale del cardo è stato ben presto evidente. Per tutto il primo tempo l'Italia è sembrata la versione appannata e sfocata di quella vista domenica scorsa allo Stadio Olimpico di Roma. Gli Azzurri una settimana fa sono riusciti a imporre il loro gioco alla Francia, una formazione che è vicecampione del mondo e che ha iniziato il Sei Nazioni 2013 con l'ambizione di vincere il torneo, oggi al Murrayfield Stadium di Edimburgo hanno subito per 40 minuti la pressione della Scozia, che ha allungato al 24' sempre grazie a Laidlaw (6-0) e al 29' con una meta di Tim Visser, trasformata dal solito mediano di mischia (13-0).

Prima di andare negli spogliatoti l'Italia ha provato a reagire, riuscendo a chiudere la frazione sul 13-3 con un calcio di Luciano Orquera quasi allo scadere. I padroni di casa hanno giocato con quella sicurezza che è propria di chi non ha nulla da dimostrare e forse neanche da perdere. L'Italia è apparsa timorosa, distratta e in qualche occasione anche sfortunata. Che comunque non può essere una giustificazione per una prestazione mediocre. Il secondo tempo non ha cambiato le carte in tavola. Al 43' Matthew Scott va in meta e Laidlaw trasforma (20-3).

Il tentativo di reazione degli Azzurri anche in questo caso è durato poco e con scarso successo, tanto che è la Scozia a segnare un'altra meta, questa volta con l'estremo Stuart Hogg, che dopo un intercetto si è fatto una cavalcata solitaria di oltre 70 metri, fin'oltre la linea di meta azzurra. Con la trasformazione di Laidlaw (6 su 6 la sua media a fine partita), il punteggio è andato sul 27 a 3, chiudendo in anticipo la pratica. Dopo 10 minuti dal ritorno in campo, Jacques Brunel ha tentato la carta del cambio della mediana, cercando con Edoardo Gori e Kristopher Burton di raddrizzare la situazione. Purtroppo per l'Italia è ancora una volta la Scozia a raccogliere i frutti. Una meta di Sean Lamont trasformata da Laidlaw ha permesso al XV di Scott Johnson di andare sul 34 a 3. Prima del fischio finale c'è stato tempo per Alessandro Zanni di riuscire a ridurre lo svantaggio. Burton ha centrato i pali per il 34 a 10 finale davanti al 50.247 di Murrayfield.

Il tabellino
Scozia-Italia 34-10 (primo tempo 13-3). Per l'Italia 1 meta (Alessandro Zanni), 1 calcio piazzato (Luciano Orquera), 1 trasformazione (Kristopher Burton). Per la Scozia 4 mete (Tim Visser, Matthew Scott, Staurt Hogg, Sean Lamont), 2 calci piazzati (Greig Laidlaw), 4 trasformazioni (Greig Laidlaw).
Calci fermi: Luciano Orquera 1 su 2, Kristopher Burton 1 su 1, Greig Laidlaw 6 su 6.

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