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Questo articolo è stato pubblicato il 14 marzo 2013 alle ore 23:14.
L'ultima modifica è del 14 marzo 2013 alle ore 18:33.

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Roberto FicoRoberto Fico

Anticipazione via Facebook
Il Movimento aveva scelto di comunicare i due nomi selezionati per le presidenze prima agli attivisti in streaming. Ma un post di una deputata su Facebook ha rivelato la candidatura di Roberto Fico per la presidenza della Camera. Inizialmente era stato anche concordato un incontro in serata con i pontieri del Pd. «Abbiamo chiesto una diretta streaming», aveva annunciato ai cronisti il capogruppo del M5S a palazzo Madama, Vito Crimi.

Slittamento per impegni di Bersani con i gruppi
I grillini, però, hanno poi declinato l'invito dei Democratici a tenere la riunione domani mattina alle 8.30 invece che alle 19 di questa sera, in diretta streaming, come proposto dal Movimento. «È troppo tardi», commentano dallo staff grillino: ci potranno essere altri contatti ma un incontro è escluso, anche perchè i Democratici sono impegnati con Pier Luigi Bersani nelle due riunioni dei gruppi, alle 18 i senatori (già in corso, presente il segretario), e alle 2o i deputati.

Il segretario del Pd: niente corresponsabilità, scheda bianca
Lo stesso Bersani ha poi fatto sapere di avere proposto ai gruppi del Pd di Camera e Senato di votare domani scheda bianca all'elezione dei presidenti dei due rami del Parlamento. «A questo momento la nostra proposta di corresponsabilità non è stata raccolta dalle altre forze politiche», ha spiegato Bersani, «propongo, quindi, per le votazioni di domani di astenerci per continuare a lavorare a un accordo che coinvolga tutti», ha aggiunto. Deputati e senatori metteranno dunque nell'urna una scheda bianca.

Grillo: «Meglio salto nel buio che suicidio assistito»
La risposta dell'ex comico a Bersani arriva puntuale, via Twitter. «È meglio un salto nel buio che un suicidio intellettualmente assistito». Così Beppe Grillo in un tweet che rimanda ad un articolo ospitato sul suo blog a firma di Paolo Becchi. È un invito a «non ascoltare le sirene» del Pd: «Ormai siamo in guerra e, se moriremo, lo faremo solo sul campo di battaglia delle prossime elezioni».

Nel pomeriggio la riunione dei "renziani": «Contenuti e non poltrone»
Nel pomeriggio, prima delle riunioni dei gruppi Pd, si è svolta anche un incontro separato dei neo eletti Pd che si riconoscono nelle posizioni di del sindaco di Firenze Matteo Renzi. Andrea Marcucci, senatore 'renziano', sottolinea che al centro dell'incontro «ci sono i contenuti e non le poltrone». «Ci interessano i contenuti, su questo volgiamo concentrare l'azione parlamentare, su questa base ascolteremo Bersani e decideremo. Non ci sono piani B. Tocca prima al segretario e in seconda istanza a Napolitano», ha aggiunge la senatrice Nadia Ginetti.

Monti: interesse sulla guida delle Camere solo se porta Governo
Forza civica «non è interessata a partecipare a decisioni pur condivise sull'assetto delle presidenze delle Camere se queste non si inscrivono in una prospettiva che possa portare alla strada per il governo dell'Italia». Così Mario Monti a Bruxelles.

4 Grillini e 2 pd segretari d'aula al Senato
Ma le trattative politiche in diretta streaming non sono l'unica novità della XVIIma legislatura. Domani e sabato, a svolgere le funzioni di segretari d'Aula nella seduta inaugurale del Senato saranno quattro senatori del Movimento 5 Stelle e due del Pd, in quanto i più giovani dei neo eletti. A prevederlo è il regolamento di palazzo Madama (articolo 2) che prescrive che siano i sei senatori più giovani a svolgere il ruolo di Segretari nella prima seduta. I sei sono Lorenzo Battista, Vito Crimi, Sergio Puglia e Giuseppe Vacciano di M5s, nonché Maria Spilabotte e Francesco Verducci del Pd.

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