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Questo articolo è stato pubblicato il 23 marzo 2013 alle ore 12:51.

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(Afp)(Afp)

Il successo dei negoziati odierni sarà determinante sull'esito dell'Eurogruppo convocato domani sull'emergenza Cipro. Seguirà poi, sempre a Bruxelles, una riunione di alto livello tra il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, quello della Commissione, Jose Manuel Barroso, e il capo di Stato cipriota, Nicos Anastasiades.
Jeroen Dijsselbloem, presidente dell'eurogruppo ha confermato via Twitter la riunione di domani alle ore 18 a Bruxelles durante la quale i ministri della Finanza della zona euro «saranno presenti fisicamente e non dibatteranno via telefono».

La manifestazione
Centinaia di dipendenti di banca hanno manifestato questo pomeriggio a Nicosia nel timore di perdere il proprio posto di lavoro. A Cipro le autorità sono impegnate in una lotta contro il tempo per concludere con i partner europei un accordo per il salvataggio delle banche e dell'economia dell'isola. Il corteo si è mosso dalla sede dell'Unione cipriota degli impiegati di banca (Etyk), per poi dirigersi verso il palazzo presidenziale, dove è stato fermato da un cordone di polizia. I manifestanti, che temono di perdere il posto di lavoro in caso i fallimento o di ristrutturazione delle banche, intendono poi dirigersi davanti al Parlamento. A Cipro le banche sono chiuse da una settimana e tutte le transazioni online sono bloccate.

Il Parlamento cipriota si riunirà domani dopo l'Eurogruppo
Il Parlamento cipriota tornerà quasi certamente a riunirsi soltanto dopo il vertice dell'Eurogruppo in programma domani. È quanto riferiscono oggi diversi media locali qui a Nicosia citando fonti parlamentari. Ieri sera il Parlamento ha approvato tre dei nove disegni di legge approntati dal governo nell'ambito del 'piano B' per il salvataggio dell'economia. Tra questi sono diventati legge i progetti riguardanti: la creazione di un fondo di solidarietà in cui raccogliere assets statali, fondi pensionistici e i beni immobiliari messi a disposizione dalla Chiesa greco-ortodossa; i poteri del governo di imporre restrizioni sui movimenti dei capitali depositati nelle banche; la possibilità di suddividere in "good-bank" e "bad-bank" un istituto a rischio di fallimento, norma che verrà applicata alla Laiki Bank (Banca Popolare), la seconda per grandezza dell'isola.
Nel corso della prossima riunione - dopo l'Eurogruppo di domani - il Parlamento cipriota dovrà esaminare ed approvare altri sei progetti di legge. Tra questi c'è anche la proposta di effettuare un prelievo eccezionale sui depositi bancari superiori ai 100mila euro che potrebbe essere tra il 10 e il 15% ma che, secondo alcuni media, potrebbe raggiungere il 25% nel caso dei depositi presso la Banca di Cipro, il maggiore istituto di credito del Paese.


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