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Questo articolo è stato pubblicato il 05 maggio 2013 alle ore 21:10.
L'ultima modifica è del 05 maggio 2013 alle ore 15:45.

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Cecile Kyenge alla trasmissione "In mezz'ora" su Raitre (LaPresse)Cecile Kyenge alla trasmissione "In mezz'ora" su Raitre (LaPresse)

Nuove regole sulla cittadinanza. Un ddl sullo ius soli sarà pronto nelle prossime settimane: lo ha detto il ministro per l'Integrazione, Cécile Kyenge, intervenendo alla trasmissione "In mezz'ora" su Raitre. Come testimonial del diritto alla cittadinanza per chi nasce in Italia, il ministro non vedrebbe male la stella del calcio Mario Balotelli, che subito si dice disponibile. Kyenge ha poi ribadito che il reato di immigrazione clandestina va abolito.

«È difficile dire se riuscirò» ha anche ammesso il ministro rispondendo alle domande di Lucia Annunziata, perché «per far approvare la legge bisogna lavorare sul buon senso e sul dialogo, trovare le persone sensibili. È la società che lo chiede, il Paese sta cambiando. Bisogna lavorare molto per trovare i numeri necessari» ha aggiunto Kyenge, precisando di non pensare a un eventuale fallimento.

L'altolà del Pdl, la replica di Letta
Il Pdl, però, ha subito dato l'altolà a fughe in avanti. Il presidente dei senatori Renato Schifani, intervistato da SkyTg24, ha esortato il presidente del consiglio Enrico Letta a richiamare i suoi ministri a maggiore cautela quando si parla di temi che non rientrano nel programma di governo. In serata Letta, ospite di "Che Tempo che fa", ha detto di portarsi il problema nel cuore «altrimenti non avrei proposto Kyenge per quel ministero» ma di essere anche consapevole di non potere fare promesse.

«È ovvio che sarà difficile trovare un accordo sullo ius soli. So che alcune di queste materie sono fuori dal discorso programmatico e so che su questi temi occorre che ci siano delle discussioni e dei dibattiti e non è detto che si possano trovare delle intese. Stessa cosa per il reato di immigrazione clandestina», ha conluso il capo del governo.

Rivedere i Cie , reato di immigrazione clandestina da abrogare
Kyenge durante l'intervista da Annunziata era andata anche oltre. Secondo il ministro «occorre rivedere la struttura dei Cie (i Centri di identificazione ed espulsione) e lo stato di emergenza» legato agli sbarchi. Occorre «guardare alla direttiva europea che l'Italia ha ratificato in modo sbagliato» anche riguardo alla permanenza di 18 mesi «che devono essere una extrema ratio. La direttiva non chiede all'Italia di mettere nei Cie persone malate, fragili, minori, ma solo persone pericolose o criminali».

Balotelli testimonial? Kyenge: buona idea. Lui: sono disponibile
Coinvolgere il calciatore Mario Balotelli come testimonial di una campagna a favore dello ius soli? Per Kyenge è «una buona idea. Non lo conosco personalmente - ha continuato - so che lui sta subendo atti di razzismo, ma riesce a testa alta a dare un forte contributo all'Italia, che è il nostro Paese». L'attaccante del Milan ha subito replicato con una in una dichiarazione affidata all'Ansa: «Sono sempre disponibile» per la lotta al razzismo e alla discriminazione.

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