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Questo articolo è stato pubblicato il 11 luglio 2013 alle ore 16:12.

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La Commissione Ue avvia ispezioni su alcuni internet provider per verificare pratiche anticoncorrenziali

La Commissione Ue ha oggi confermato che dal 9 luglio alcuni sui Commissari hanno condotto ispezioni a sorpresa in varie compagnie di telecomunicazioni che si occupano della fornitura di interconnettività internet in vari Stati membri. L'esecutivo Ue è infatti preoccupato che le compagnie in questione possano aver violato le regole di antitrust europeo che proibiscono l'abuso della posizione dominante di mercato. I funzionari della Commissione erano accompagnati dalle controparti delle autorità nazionali.

Le ispezioni a sorpresa sono un passaggio preliminare per verificare eventuali pratiche anticoncorrenziali, e il fatto che la Commissione Ue le conduca - si precisa - non significa che le compagnie siano responsabili di tali comportamenti. Non è prevista una scadenza per il completamento delle inchieste per condotta anticoncorrenziale.
Secondo quanto pubblicato dal quotidiano francese on-line Le Figaro, le perquisizioni hanno riguardato Orange, Deutsche Telekom e Telefonica. Non ci sarebbe dunque Telecom Italia.

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