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Questo articolo è stato pubblicato il 27 settembre 2013 alle ore 19:20.
L'ultima modifica è del 27 settembre 2013 alle ore 11:27.

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Ministri Pdl: dal chiarimento non si può escludere la questione giustizia
Intanto i ministri del Pdl fanno sapere «che non si va da nessuna parte se dal chiarimento si esclude la questione giustizia».

Lo stop di Napolitano a Berlusconi. Il Pdl: giusto parlare di golpe
Ieri il capo dello Stato, in un intervento a Milano in occasione di un convegno che si è svolto in mattinata presso la Bocconi sull'economista Luigi Spaventa, ha ricordato che le legislature con una fine anticipata sono «prassi molto italiana...». Ma è altrettanto vero, ha sottolineato il presidente della Repubblica, che «oggi gli scontri politici, diversamente che in passato, producono «smarrimento di ogni nozione di confronto civile e di ogni costume di rispetto istituzionale e personale». La politica, ha affermato, lasciando trapelare la sua commozione, é «consapevolezza dell'interesse generale, senso del dovere civico e percezione responsabile dei problemi della società e dello Stato».

Al termine del convegno, Napolitano ha scherzato con un gruppo di studenti: «Tutto bene presidente?», gli hanno chiesto. «Non esageriamo. Non mi sembra che io possa saltellare...Lasciatemi un po' di tempo», ha risposto. «Ottimismo come no al pessimismo é giusto, ma ottimismo come ingenuità, no», ha confidato a chi gli chiedeva se fosse come sempre ottimista, anche in questo delicato momento della vita politica del Paese. «Presidente, siamo sotto ricatto del Pdl?» «Ma lei crede che io possa rispondere ad una domanda del genere, adesso?», ha replicato.

Sullo sfondo delle parole del capo dello Stato, le continue fibrillazioni all'interno della maggioranza che sostiene il Governo Letta di larghe intese.

Pomeriggio di riunioni frenetiche
Quello di ieri è stato un pomeriggio di riunioni frenetiche. Il presidente del Consiglio ha pranzato con il vicepremier Angelino Alfano e ha visto il responsabile dei Trasporti Maurizio Lupi. Letta, riferiscono fonti ministeriali, ha cercato di capire le intenzioni dei ministri di Forza Italia nell'esecutivo, e soprattutto constatare la credibilità dell'alleato e degli esponenti del governo vicini a Silvio Berlusconi. Confronto non solo con il Pdl: anche Guglielmo Epifani ha raggiunto palazzo Chigi, l'incontro in questo caso è durato un quarto d'ora. Quindi è stata la volta dello zio, Gianni Letta. Il Pd fa quadrato per difendere Napolitano: Letta deve cercare un chiarimento risolutivo in parlamento, è il messaggio lanciato dal segretario del Pd, nell'intervento di apertura della direzione nazionale del partito, che si è tenuta in mattinata. E accusa il partito di Berlusconi di voler tirare un colpo alla schiena del Paese.

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