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Questo articolo è stato pubblicato il 13 dicembre 2013 alle ore 07:36.
L'ultima modifica è del 14 dicembre 2013 alle ore 10:02.

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Ricerca, Rc auto, energia, accesso al credito, innovazione digitale, bonifiche industriali, internazionalizzazione, opere pubbliche. Sono i principali temi presenti nel pacchetto sviluppo approvato oggi dal consiglio dei ministri iniziato stamattina alle 10. Confermato lo schema del decreto legge Destinazione Italia, con buona parte delle misure più attese. E un ddl collegato alla legge di stabilità, con una delega sull'emissione di bond da parte del Gse per ridurre il costo dell'energia, misure per la razionalizzazione della rete dei distributori di carburanti, semplificazioni per l'avvio delle attività economiche e alcune misure per il comparto editoriale. Ecco le principali misure previste dal decreto Destinazione Italia:

Taglio bollette (potenziale) da 850 milioni
Con il decreto approvato oggi dal Cdm il taglio delle bollette «sarà pari a 850 milioni di euro». Lo ha annunciato il ministro dello Sviluppo Flavio Zanonato. I 600 milioni annunciati giorni fa da Letta crescono dunque grazie all'introduzione della «possibilità di spalmare nel tempo gli incentivi anche per il fotovoltaico». La somma di 850 milioni, ha spiegato Zanonato si ottiene dai 700 milioni risparmiati con il prolungamento volontario di sette anni degli incentivi per i produttori di energia rinnovabile, e dai 150 milioni derivanti dal cosiddetto "ritiro dedicato". I 700 milioni sono però una cifra teorica, legata all'accettazione significativa da parte dei produttori dell'opzione concessa dalla norma. Il decreto prevede anche modifiche alla tariffa bioraria.

Mini bond per aziende che vogliono rifinanziarsi
Al via i mini bond per le aziende che vogliono finanziarsi. E' quanto prevede il decreto sul piano Destinazione Italia varato. «Le aziende che vogliono finanziarsi - ha detto il ministro Zanonato - invece di accedere al credito attraverso il sistema bancario lo possono fare emettendo dei titoli. Si convoglia così una parte del risparmio in direzione della piccola e media impresa». Sono previste «norme per defiscalizzare e semplificare questi titoli». L'obiettivo è mobilitare progressivamente fino a 20 miliardi di euro di credito aggiuntivo, con scarsi oneri per la finanza pubblica (4 milioni annui).

Credito di imposta del 50% per investimenti in ricerca
Previsto un credito di imposta al 50% per i nuovi investimenti in ricerca e sviluppo. Il meccanismo varrà per investimenti da un minimo di 50 mila euro, fino a un massimo di 2,5 milioni di euro. Il credito di imposta dovrebbe essere coperto con 200 milioni annui per il 2014, 2015 e 2015 da recuperare dai fondi Ue. Ragione per cui la misura dovrà avere il via libera della commissione Ue. Il governo prevede in questo modo di attivare nuovi investimenti in ricerca e sviluppo per oltre 600 milioni di euro annui.

Misure per l'internazionalizzazione delle imprese
Le esportazioni saranno incentivate con un progetto complessivo che prevede il rifinanziamento dell'attività di promozione dell'ICE per 22 milioni di euro per l'anno 2014, l'estensione degli orari di apertura delle dogane e l'ampliamento dei consorzi per l'internazionalizzazione delle imprese agricole, facilitazioni nell'ottenimento di certificati e documenti anche in lingua inglese, e misure volte a favorire il funzionamento delle Camere italo-estere ed estere in Italia.

Fondo di garanzia di 100 milioni per attrarre investimenti
Per consentire l'accesso dei grandi progetti di innovazione industriale ai finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (l'Italia è, infatti, rimasto uno dei pochissimi Paesi a non averli attivati), viene previsto un fondo di garanzia di 100 milioni di euro annui, che consentirà una leva, cioè l'ottenimento di finanziamenti, 5 volte superiore, pari quindi a mezzo miliardo di euro annui, capaci di attivare nuovi investimenti per circa 1 miliardo.

Digitalizzazione delle Pmi
Per favorire la digitalizzazione e l'ammodernamento tecnologico delle Pmi si stanziano finanziamenti a fondo perduto mediante voucher dell'importo massimo di 10mila euro.

Accordi fiscali con l'Agenzia delle Entrate
Si attua la prima misura del piano "Destinazione Italia" sulla certezza del fisco ampliando l'ambito di applicazione dell'istituto del ruling di standard internazionale, con accordi per 5 anni tra fisco e imprese presso l'Agenzia delle Entrate, che costituirà un Desk dedicato agli investitori esteri.

Tribunale delle società con sede all'estero
Per rafforzare le funzioni del tribunale per le imprese e stimolare la capacità di attrarre investimenti, si concentrano su un numero ridotto di sedi (9) tutte le controversie nella competenza funzionale del tribunale delle imprese che coinvolgano società con sede principale all'estero, anche se con rappresentanza stabile in Italia.

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