Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2014 alle ore 10:54.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2014 alle ore 17:06.

My24

Sono 110 le sedi dalle quali è possibile seguire l'edizione 2014 di Telefisco, il tradizionale convegno organizzato dal Sole 24 Ore sulle novità tributarie dell'anno. Nonostante qualche problema iniziale nei collegamenti, dalle sale di tutta Italia sono migliaia i professionisti che stanno seguendo la diretta della trasmissione, quest'anno non più via satellite, ma in streaming digitale. Ecco le reazioni dal territorio.

Cagliari, 17 - È stata accompagnata da un tempo mutevole l'edizione di Telefisco a Cagliari: pioggerellina costante durante la mattina, qualche squarcio di sole al pomeriggio. La mutevolezza metereologica non ha, però, frenato la partecipazione all'appuntamento del Sole 24 Ore, che non ha mai disertato il capoluogo isolano. La sala delle conferenze della Fiera di Cagliari, dove Telefisco è ritornato dopo qualche anno, sin dalle prime ore si è riempita, lasciando pochi posti vuoti. A sentire le relazioni e le risposte dei funzionari dell'Agenzia delle entrate si sono presentati 550 professionisti, 353 dottori commercialisti e 203 tra consulenti del lavoro, revisori dei conti, esperti contabili. Numeri elevati, considerando che quest'anno, a differenza delle passate edizioni, è mancata la partecipazione delle scolaresche degli istituti commerciali, forse dissuase dal tempo. Nonostante la defezione degli studenti, l'età media dei presenti è stata piuttosto giovane. Tra i volti in sala, anche professionisti "in erba", per i quali Telefisco rappresenta un'occasione per prendere le misure con la nuova attività.

Genova, 17 - La sessione pomeridiana di Telefisco ha evidenziato l'interesse dei professionisti liguri presenti in sala riguardo, in particolare, al tema della correzione degli errori contabili. Una questione considerata sempre più attuale per la complessa interpretazione delle norme, per le indecisioni della legislazione o per dimenticanze nelle dichiarazioni. Anche l'intervento sulla mediazione tributaria ha ottenuto notevole attenzione. Si tratta, dicono i commercialisti, di un tema abbastanza nuovo, perché avviato recentemente. L'interesse si concentra soprattutto sulle casistiche, ossia sull'atteggiamento, non sempre univoco, tenuto dall'Agenzia delle entrate.

Firenze, 16.45 - La "distanza" tra chi scrive le norme fiscali e i commercialisti chiamate ad applicarle domina gli umori pomeridiani dei presenti nella sala dell'hotel Sheraton di Firenze che accoglie Telefisco 2014. «Ma come è possibile permettere a ottomila Comuni italiani di fissare scadenze diverse per la futura Tasi, e affidare a noi il compito di gestire questo caos?», si chiede un commercialista. Domande da parte del pubblico anche per l'esperto in sala, Nicola Forte: l'Imu sui terreni in Comuni montani, la decorrenza delle nuove imposte sui trasferimenti per le successioni aperte nel 2013, le modalità di invio dello spesometro se manca il codice fiscale del cliente.

Cagliari, 16.30 - Non ci sono state particolari defezioni nella sala convegni della Fiera di Cagliari, che ospita questa 23a edizione di Telefisco. Anche nel pomeriggio la partecipazione dei professionisti contabili è rimasta alta, oltre le 500 presenze. Nessun calo di attenzione a relazioni e risposte dei quesiti da parte dei funzionari delle Entrate: c'è chi prende appunti con carta e penna e chi, più tecnologico, digita direttamente su tablet e smartphone.

Bologna, 16.30 - Se nella mattinata sono stati Iva, Tasi e compensazioni gli argomenti più seguiti dai professionisti bolognesi, a catturare l'attenzione della platea nel pomeriggio sono stati, invece, il tema delle correzione degli errori contabili e il redditometro. La sala dell'Europauditorium si è un po' svuotata rispetto alle 936 persone registrate all'ingresso stamattina e nuovi disguidi nei collegamenti con gli esperti a Milano hanno sollevato parecchie proteste. Eppure i commercialisti confermano che Telefisco è un appuntamento immancabile per l'aggiornamento professionale da seguire di persona e non in streaming perché rappresenta un'occasione unica di confronto diretto e di discussione non solo con l'esperto in sala ma anche tra colleghi. Arriva dai partecipanti anche qualche suggerimento per la prossima edizione 2015 del convegno dell'Esperto risponde: sostituire il materiale informativo cartaceo con pen drive o dvd interattivo e anticipare la relazione su contenzioso e riscossione, che da anni è sempre in chiusura della giornata, ma è invece di primario interesse per i professionisti.

Padova, 16.15 - A parlare dalla sede di Padova, collegata a Telefisco, è il commercialista Luca Rigato, 40 anni: «Uno degli argomenti che ha bisogno di maggiori chiarimenti e di un intervento decisivo e fattivo da parte delle amministrazioni nazionali è quello dell'aumento dell'elusione ed evasione fiscale. I paesi "ex sviluppati", tra cui l'Italia, sono in ritardissimo nell'adeguamento a livello mondiale di una normativa condivisa che impedisca l'evasione massiccia di tassazione. Oggi è molto più facile evadere, ad esempio per chi acquista prodotti all'estero, perché sul web possono essere create società con sede in paradisi fiscali oppure possono essere utilizzate, sempre via internet, nuove modalità di pagamento. E noi non possiamo impedirlo perché non ci sono norme che lo vietino. L'Italia deve affrontare questo problema, anziché risolvere la questione evasione con nuove imposizioni fiscali per coprire i costi. Si cambiano nome alle imposte ma in realtà si aumenta il prelievo fiscale». Anche il commercialista Giuseppe Baldan, 44 anni di Padova, esprime le sue priorità: «Telefisco è diventato un appuntamento fondamentale per noi commercialisti. Gli argomenti su cui abbiamo necessità di chiarimenti sono molti: le modalità sul rientro dei capitali dall'estero, ma anche la tassazione sulla rivalutazione dei beni d'impresa (ora al 16%), poco appetibile e penalizzante per chi voglia patrimonializzare la propria impresa. E poi c'è la curiosa questione della compensazione del credito d'imposta. Si sta delineando la situazione per cui, in caso di credito d'imposta, noi commercialisti dobbiamo andare da un altro collega commercialista a farci certificare il credito d'imposta! Diventa un costo e non da poco, oltre ad essere una assurdità».

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi