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Questo articolo è stato pubblicato il 30 gennaio 2014 alle ore 10:54.
L'ultima modifica è del 30 gennaio 2014 alle ore 17:06.

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Roma, 16 - Grazie al valzer delle imposte sulla casa Gian Paolo Tosoni vince la palma della relazione più gettonata tra i mille e uno partecipanti, intervenuti al Convegno nella sede di Roma. Un pubblico che si spacca quando c'è da scegliere tra la pausa pranzo e la replica dell'intervento di Attilio Befera, persa in prima battuta per la difficoltà del collegamento. Tra quelli che hanno scelto il direttore dell'Agenzia delle entrate c'è la responsabile del Caf Acli di Roma Marina Nanni. «Vorrei più chiarezza sul 730 per i crediti superiori ai 4 mila euro: non capisco la portata dell' "e/o" derivanti dai carichi di famiglia e/o crediti derivanti dalle dichiarazioni dei redditi precedenti». Per Stefano Pescetelli l'attenzione deve essere a 360 gradi. «I nostri clienti ci fanno delle domande sulle materie più disparate, è importante dare delle risposte aggiornandosi in tempo reale, altrimenti il rischio è quello di risolvere il quesito fornendo una soluzione già superata». Si dice scoraggiata la commercialista Patrizia Paladino: «Resto fino alla fine del convegno per ascoltare le relazioni sull'Ace e la mediazione, mi aspetto delle risposte ai miei dubbi. Sono preoccupata da questa tendenza all'improvvisazione. A volte sarei tentata di lasciare la professione per aprire un ristorante: magari in qualche paradiso fiscale».Il 44 enne Giuseppe Sabbatini consulente del lavoro si fa portavoce delle preoccupazioni dei suoi clienti: «I nostri assistiti, soprattutto i più anziani, sono molto preoccupati perché non ricevono i conti correnti per pagare Tasi e Tari. Ho raccolto le loro deleghe e perso intere mattinate negli uffici per rimediare».

Milano, 15.45 - La nuova tassa sui servizi indivisibili, Tasi, conquista il primo posto nella graduatoria dei quesiti più gettonati dai partecipanti milanesi all'edizione 2014 di Telefisco. Molto richiesti anche i chiarimenti in materia di reddito d'impresa, Iva e rivalutazioni. Mentre la voluntary disclosure dei capitali detenuti all'estero suscita sì molta curiosità, ma anche forti preoccupazioni, che ne limitano il gradimento. È stata un'edizione, quella di quest'anno, caratterizzata da un elevato livello di partecipazione diretta da parte del pubblico, che ha sollecitato su vari fronti il contributo dell'esperto in sala, Paolo Meneghetti, complici anche alcune interruzioni del collegamento dalla sede principale. Le avverse condizioni atmosferiche non hanno, comunque, frenato l'affluenza, soprattutto nella sessione del mattino.

Torino, 15.30 - Al centro della giornata dei lavori a Torino il tema della casa, con le numerose novita' fiscali sia per i privati che per le imprese. Molti inoltre i quesiti presentati dai professionisti torinesi anche sulle agevolazioni fiscali per i lavori di ristrutturazione, al 50 e al 65 per cento. «Le novità su Imu e Iva ci hanno davvero mandato in confusione», commentano a margine i partecipanti alla giornata di lavoro. «Sarà necessaria una netta semplificazione, soprattutto per le esenzioni riconosciute dalle amministrazioni comunali - aggiunge una giovane commercialista - che richiedono la determinazione dei redditi dei proprietari eventualmente aventi diritto». C'é chi nel pubblico commenta lo "spirito" della nuova tassazione sugli immobili, «credo si sia tornati in un certo senso alla vecchia Ici, con l'esenzione per i parenti di primo grado». E chi apprezza la visione d'insieme offerta nella giornata sulla materia fiscale, necessaria per i professionisti.Interesse in sala anche per i temi collegati alla tassazione sulle attività finanziarie.

Jesi, 15.15 - Jesi, alla ripresa dei lavori dopo la pausa pranzo, conferma tutto l'interesse della mattinata: praticamente nessun posto rimane vuoto nell'emiciclo dell'headquarter di Banca delle Marche. Tra i più attivi taccuino alla mano i funzionari locali dell'agenzia delle Entrate, seduti nelle prime file.

Padova, 15 - Resta alta anche nel pomeriggio l'attenzione nella sala congressi Papa Luciani, a Padova, dove le relazioni più seguite dal migliaio di commercialisti presenti all'appuntamento con Telefisco sono state quelle dedicate alle questioni relative alle imprese, in particolare alle perdite sui crediti e alla rivalutazione dei beni d'impresa e alle novità normative sul reddito d'impresa. Molte le domande rivolte all'esperto presente in sala, Luca De Stefani, che ha fornito risposte sulle novità sull'Iva, sulle nuove regole sulle compensazioni e sui chiarimenti dei dettami dell'Agenzia delle Entrate.

Bologna, 15 - Tra il pubblico di Telefisco 2014 a Bologna c'è anche una commercialista di Bologna, con uno studio in città, che segue da 30 anni i piccoli imprenditori del territorio e dal 1992 non si perde un'edizione del convegno organizzato dal Sole 24 Ore: «Sto pensando - ha detto - di mollare e cambiare vita. Con la crisi le aziende non pagano più. Seguo alcuni clienti terremotati tra Cento e Molinella che ora, con l'alluvione di dieci giorni fa, sono sul lastrico e non incasserò fatture per decine di migliaia di euro. La normativa fiscale, invece di semplificarsi, si complica di anno in anno e rende impossibile il nostro lavoro. Sono impazzita l'ultimo mese con la mini Imu. Come posso far pagare a cassaintegrati 10-20 euro di onorario per un'Imu che ne vale 15? E perché devo fare volontariato per l'agenzia delle Entrate? Sono pronta a scendere in piazza se si farà lo sciopero fiscale...».

Vicenza, 14.30 - A parlare chiaramente dalla platea di Telefisco 2014 di Vicenza è Gianni Sbalchiero: «Quest'anno il problema più sentito è quello della tassazione degli immobili. La confusione e l'incertezza che si sono create sono tali da influenzare le decisioni di acquisto o cessione, così come è avvenuto con la tassa di registro. Ancora adesso è difficile per molti calcolare se con l'Ici il regime fosse più o meno favorevole, per il settore immobiliare questo si traduce in una autentica paralisi». E il professionista praticante Matteo Casarotto, 26 anni, aggiunge: «La grande complessità delle normative attuali non facilita l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani professionisti; d'altro canto è vero che noi siamo cresciuti con la tecnologia, oggi più che mai necessaria negli studi. Dal mio osservatorio, credo che non si faccia abbastanza per le nuove imprese: non basta farle nascere, occorre seguirle nel tempo, appoggiarle. Quante startup sopravvivono alla prima fase?»

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