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Questo articolo è stato pubblicato il 25 febbraio 2014 alle ore 09:53.
L'ultima modifica è del 25 febbraio 2014 alle ore 23:40.

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Il governo Renzi ha incassato la fiducia alla Camera con 378 sì e 220 no. Hanno votato a favore Pd, Ncd, Scelta civica, Scelta civica, Per l'Italia. Contro Forza Italia, Lega, Fdi, M5S e Sel. Lo scorso 11 dicembre il governo Letta, dopo l'uscita di Fi dalla maggioranza, ottenne la fiducia con 379 sì e 212 no. Ieri l'esecutivo aveva incassato al termine di una maratona di quasi 11 ore, il via libera del Senato con 169 sì e 139 no.

A Montecitorio, dopo la discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche presentate dal capo del governo e la replica di Renzi, sono iniziate le dichiarazioni di voto. Renzi ha deciso di non pronunciare una seconda volta il discorso programmatico, ma ha depositato il resoconto stenografico di ieri. Sono stati 51 gli iscritti a parlare nella discussione generale. Bagarre grillina, con attacchi e ironie sul premier. Applausi in Aula all'arrivo di Pierluigi Bersani e di Enrico Letta che si sono abbracciati.

Nella replica in Aula Renzi ha chiarito l'obiettivo di tagliare di 10 miliardi il cuneo fiscale e ha annunciato una «rivoluzione normativa» per creare nuovi posti di lavoro. A Bruxelles ha lanciato un messaggio: non vogliamo farci dettare la linea dall'Europa. Poi ha spiegato che la delega fiscale «diventerà in prospettiva lo strumento per abbassare le tasse». Tensioni nel Pd. «Da domani gli italiani vorranno misurare lo spread tra parole e fatti» ha ammonito l'ex segretario Pd Pier Luigi Bersani.

Servono sogni e coraggio e se falliamo sarà solo colpa mia, aveva detto il premier nel suo irrituale discorso ieri a Palazzo Madama, pronunciato a braccio. Renzi ha annunciato lo sblocco totale dei debiti della pubblica amministrazione, tagli «a due cifre» del cuneo fiscale. «Ok il Senato, adesso la Camera. Poi si inizia a lavorare sul serio. Domani scuole, lavoratori, imprenditori, sindaci a Treviso», ha twittato nelle prime ore della mattinata il presidente del Consiglio. Ecco la cronaca della giornata.


Ore21,43. Van Rompuy a Renzi: Italia farà riforme
«Sono fiducioso che sotto la leadership» di Matteo Renzi «l'Italia varerà le riforme necessarie per creare posti di lavoro, crescita sostenibile e manterrà fiducia e speranza per il futuro». Lo scrive nel suo messaggio di congratulazioni a Renzi il presidente del consiglioUe Herman Van Rompuy

Ore 21,30. Barroso invia messaggio congratulazioni a Renzi
Il presidente della Commissione europea Jose Manuel Barroso ha inviato un messaggio di congratulazioni al neo presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rallegrandosi per l'impegno «alla continuazione del processo di integrazione europeo che ha espresso nel suo discorso programmatico».

Ore 21,21. Bersani: passaggio da Letta a Renzi ha ammaccato partito
«Il modo in cui siamo arrivati a questo passaggio ha prodotto un'ammaccatura nel partito. Un'ammaccatura che bisogna rimarginare». Lo ha detto l'ex segretario Pd Pier Luigi Bersani intervistato da Ballarò.

Ore 20,53. Lotti e Guerini non hanno partecipato a voto fiducia
Due fedelissimi di Matteo Renzi, Lorenzo Guerini e Luca Lotti, non hanno partecipato al voto sulla fiducia al governo perché erano in riunione con il presidente del Consiglio.

Ore 20,35. Ok fiducia a governo Renzi, 378 sì
Il governo ha incassato la fiducia della Camera con 378 sì e 220 no

Ore 20,19. Verdini, patto con Renzi su riforme durerà
Garantisce che l'accordo sulle riforme «reggerà, senz'altro». Denis Verdini, il plenipotenziario FI per la delicatissima partita delle riforme, si fida di Matteo Renzi, e intervistato dal Tg1 assicura che quel patto «dura, perché é nell'interesse del Paese».

Ore 19,47. Letta vota fiducia e lascia Camera con Lupi
Enrico Letta ha votato la fiducia al governo Renzi e subito dopo, senza rispondere alle domande dei cronisti, ha lasciato la Camera. L'ex premier ha utilizzato una uscita laterale di Montecitorio e si è allontanato con il ministro Maurizio Lupi.

Ore 19,37. Letta: bentornato Bersani, t'aspettavo dal 5 gennaio
«Dal 5 gennaio speravo di vivere questo momento. Bentornato Pierluigi!». Così l'ex premier Enrico Letta su twitter, dove ha "postato" la foto del lungo abbraccio in aula alla Camera con l'ex segretario Pd.

Ore 19,30. Renzi lascia Camera per rientrare a palazzo Chigi
Matteo Renzi ha lasciato la Camera dopo le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo. Il premier è rientrato nel suo ufficio a palazzo Chigi.

Ore 19,22. Iniziata prima chiama voto fiducia
È iniziata la prima chiama (con appello nominale e voto palese) sulla mozione di fiducia al governo Renzi. Il risultato finale è atteso verso le 21.

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