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Questo articolo è stato pubblicato il 05 marzo 2014 alle ore 09:32.
L'ultima modifica è del 05 marzo 2014 alle ore 21:07.

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Minacciato in Crimea l'inviato Onu: partirà questa sera, lavorerà da Kiev
L'inviato delle Nazioni Unite in Ucraina, Robert Serry, che oggi è stato minacciato da un gruppo di uomini armati mentre si trovava in Crimea, a breve rientrerà a Kiev per continuare la sua missione. Lo ha confermato il Palazzo di Vetro, precisando che Serry «lascerà la Crimea questa sera». Il vicesegretario generale dell'Onu, Jan Eliasson in un collegamento telefonico con la web-tv dell'organizzazione internazionale. Eliasson, ha fatto sapere che l'inviato Onu in Crimea, Robert Serry sta bene e non è stato rapito, come era stato detto in un primo momento, ma solo minacciato da uomini armati.

Osce invia 35 osservatori militari in Ucraina
L'Osce ha inviato una missione di 35 osservatori militari in Ucraina, su richiesta del governo di Kiev. La missione comincia oggi da Odessa, si concluderà il 12 marzo ed è disarmata. Di essa fanno parte rappresentanti di 18 Paesi, con Usa, Canada, Rep.Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Irlanda, Lettonia, Lituania, Norvegia, Polonia, Slovacchia, Svezia, Turchia e Ungheria. Lo rende noto l'Osce, precisando che lo scopo della missione è «dissipare le preoccupazioni su attività militari insolite».

Scatta la censura al professore di storia
Un professore dell'Istituto per le relazioni internazionali di Mosca (Mgimo), Andrei Zubov, denuncia di essere stato minacciato di licenziamento per aver scritto sul quotidiano Vedomosti un articolo nel quale paragona la possibile invasione russa dell'Ucraina all'Anschluss (annessione) nazista dell'Austria nel 1938. Nell'articolo, uscito sabato scorso, giorno in cui il Senato russo ha autorizzato l'uso della forza, il docente di scienze storiche ha scritto che "non dovremmo fare ciò che i tedeschi fecero ai loro tempi sulla base delle promesse di Goebbels e Hitler", ammonendo che un intervento militare danneggerebbe seriamente le relazioni di Mosca con Kiev e l'Occidente portando il mondo sull'orlo di un'altra guerra fredda.

Il rettore del Mgimo ha detto al capo del dipartimento di filosofia che Zubov dovrebbe dimettersi (cosa che rifiuta di fare) o essere licenziato, secondo il sito Slon.ru. Oggi è previsto un incontro tra il professore e i vertici dell'Istituto. Il docente ha spiegato che a suo avviso il rettore è stato probabilmente costretto ad agire dalle autorità e ha ammesso di avere un vago sospetto: «l'Mgimo è l'istituto del ministero degli esteri e la mia opinione è incompatibile con la posizione del ministero».

Pacchetto di aiuti da Usa
Alla luce della crisi in Ucraina, gli Stati Uniti si stanno muovendo per aumentare il sostegno militare alla Polonia e ai Paesi baltici alleati, in particolare incrementando gli sforzi per l'addestramento di forze Nato e le missioni di pattugliamento aereo. Lo ha detto il segretario alla Difesa americano Chuck Hagel, senza fare alcun riferimento a un intervento militare americano. Durante la testimonianza davanti alla Commissione forze armate del Senato sulla proposta di budget 2015 del presidente americano Barack Obama, Hagel ha sottolineato che «è un momento in cui serve una leadership salda, saggia e decisa. È tempo di stare dalla parte della popolazione ucraina a sostegno della loro sovranità e integrità territoriale».

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