Storia dell'articolo
Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 06 marzo 2014 alle ore 09:46.
L'ultima modifica è del 06 marzo 2014 alle ore 20:37.

My24
ReutersReuters

Nuovo braccio di ferro tra il governo locale della Crimea (filorusso) e l'esecutivo centrale di Kiev (filoOccidentale: il parlamento della Crimea ha votato all'unanimità di diventare parte della Russia di Valdimir Putin. Il Parlamento ha dato il "via libera" ad «entrare nella Federazione Russa con i diritti di un soggetto della Federazione Russa». Poco prima il vicepremier del governo filo-russo della repubblica autonoma ucraina aveva annunciato che il 16 marzo si terrà un referendum per chiedere ai cittadini se desiderano unirsi alla Federazione Russa. Un referendum confermativo.

Intanto a Bruxelles la Ue ha alzato la voce attraverso il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. La Russia deve cominciare negoziati «nei prossimi giorni» e ci devono essere «risultati» in mancanza dei quali la Ue è pronta a comminare sanzioni come divieto di viaggio, congelamento dei beni e e cancellazione dei rapporti. Inoltre «la convocazione del referendum in Crimea è illegale», ha detto sempre Van Rompuy.

Nel frattempo il premier ucraino Arseni Yatseniuk dopo la riunione coi leader Ue, ha affermato: «Siamo determinati e pronti a firmare l'accordo di associazione con la Ue. Siamo in situazione economica disperata». E sul referendum della Crimea per l'annessione alla Russia ha aggiunto: «È illegittimo. La Crimea è e resterà Ucraina, la Russia ritiri i militari e non supporti le forze che vogliono dividere l'Ucraina», ha detto dopo la riunione coi leader Ue. Kiev ha chiesto l'arresto del premier e del presidente del parlamento della Crimea.

Nel frattempo a Bruxelles la Nato ha chiesto alla Russia di richiamare nelle basi le sue forze dislocate nella penisola ucraina di Crimea, dicendo che l'Alleanza Atlantica appoggia l'integrità territoriale dell'Ucraina di fronte alla più grave minaccia alla sicurezza europea da dopo la fine della Guerra Fredda.

Inoltre i servizi segreti ucraini (Sbu) hanno arrestato Pavel Gubarev, l'autoproclamato governatore filorusso di Donetsk, nella russofona Ucraina orientale mentre veniva intervistato dalla Bbc. In questa situazione molto volatile
uomini armati - secondo Interfax - hanno occupato la stazione di trasmissione radio e tv di Simferopoli, in Crimea.

Così mentre l'Unione Europea ha deciso il congelamento dei beni del presidente ucraino destituito,Viktor Yanukovich, e di altri 17 esponenti del suo regime sospettati di appropriazione indebita di fondi pubblici, l'"altra" parte dell'Ucraina, quella che guarda a Mosca di Vladimir Puntin vuole andare al referendum sul destino della regione. I cittadini della Crimea, a maggioranza russa,ma con forti presenze di altre etnie come i tatari, sono chiamati a scegliere tra due opzioni: passare a far parte della Federazione russa, in pratica chiedere a Mosca l'annessione, oppure restare parte integrante dell'Ucraina, ma sulla base della Costituizone della Crimea del 1992, che prevede di regolare i rapporti con Kiev in base a specifici accordi e in una situazione di forte autonomia.

Commenta la notizia

Shopping24

Dai nostri archivi