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Questo articolo è stato pubblicato il 06 aprile 2014 alle ore 17:01.
L'ultima modifica è del 14 aprile 2014 alle ore 07:35.
Dal 22 al 25 maggio, oltre 500 milioni di cittadini di 28 Paesi voteranno per eleggere l'ottavo Parlamento europeo, che resterà in carica per i prossimi 5 anni, fino al 2019, come la nuova Commissione. In Italia si voterà il 25 maggio per portare a Strasburgo 73 europarlamentari. La legislatura Ue 2014-2019 inizierà con l'elezione del presidente della Commissione europea. Il candidato dovrà essere eletto con la maggioranza assoluta dei deputati, cioè 376 su 751. La prima assemblea plenaria della nuova legislatura si terrà a luglio, mese in cui prenderà il via il semestre italiano di presidenza dell'Unione europea.
Quanto alla nuova distribuzione dei seggi, secondo il Trattato di Lisbona entrato in vigore dopo le elezioni del 2009, tredici Paesi perderanno un seggio: Romania, Grecia, Belgio, Portogallo, Repubblica Ceca, Ungheria, Austria, Bulgaria, Irlanda, Croazia, Lituania, Lettonia. La Germania, pur mantenendo il numero più alto di parlamentari, conterà tre eurodeputati in meno rispetto alla legislatura 2009-2014, scendendo a quota 96.
La Francia porterà a Strasburgo 74 parlamentari, mentre Italia e Gran Bretagna avranno 73 europarlamentari. La Spagna avrà 54 parlamentari europei, tre in più rispetto ai 51 della Polonia. La Romania scenderà da 32 a 31, mentre i Paesi Bassi manterranno quota 26. Il Belgio è tra i Paesi chiamati a "sacrificare" un europarlamentare, in nome di quella ripartizione "equa" decisa all'atto della forma del Trattato di Lisbona: a Strasburgo, infatti, eleggerà 21 deputati, lo stesso numero di quelli di altri quattro Paesi che hanno dovuto accettare i "tagli": Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria e Portogallo. La Svezia manterrà lo stesso numero di europarlamentari rispetto alla legislatura precedente: 20, mentre Austria e Bulgaria ne avranno uno in meno, rispettivamente 18 e 17. Inalterato, invece, restera' il numero degli europarlamentari finlandesi, danesi e slovacchi, che saranno 13.
Dal 1 luglio 2013, la Croazia è entrata a far parte dell'eurofamiglia politica: eleggerà a Strasburgo 11 deputati, tanti quanti ne avranno Irlanda e Lituania, che perdono un'unità rispetto alla legislatura 2009-2014. Un europarlamentare in meno anche per la Lettonia, che vede scendere la sua quota da 9 a 8 scranni a Strasburgo, tanti quanti ne avrà la Slovenia, scampata ai tagli decisi a Lisbona.
"Cenerentole" del Parlamento europeo, con soli 6 deputati, si confermano Cipro, Estonia, Lussemburgo e Malta. Complessivamente, l'Assemblea dell'europarlamento conta 750 deputati più il presidente, che deve essere eletto da 376 deputati, la maggioranza assoluta.
Le nuove cifre del Parlamento di Strasburgo, riflettono quanto stabilito dal Trattato di Lisbona, secondo precisi criteri: un numero totale massimo di 750 deputati, un limite di 96 parlamentari per Paese (i 96 eletti da Berlino), un numero minimo di 6 deputati, secondo il principio di "proporzionalita degressiva".
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