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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2014 alle ore 08:02.
L'ultima modifica è del 07 giugno 2014 alle ore 20:29.

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Dopo la netta affermazione al primo turno (8 capoluoghi di provincia su 9 conquistati) il centrosinistra cerca il bis nei ballottaggi dell'8 giugno. Mentre il centrodestra prova a risalire la china. Domenica si torna alle urne in 148 comuni perché il 25 maggio scorso nessuno dei candidati alla carica di sindaco ha raggiunto il 50% dei voti. Sono 17 i comuni capoluogo di provincia che riapriranno i seggi (si vota domenica dalle 7 alle 23; solo in Sicilia urne aperte anche lunedì). In tutti i ballottaggi il centrosinistra schiera un suo candidato. In 14 casi se la vedrà con un esponente di centrodestra, in due (Modena e Livorno) con uno del M5s. E in uno (a Caltanissetta) con un candidato "civico". Il centrosinistra parte in vantaggio ovunque. Tranne a Pavia, Teramo e Foggia. E il clima politico si scalda in vista del voto, con i candidati alla ricerca di possibili apparentamenti che in molte città sono già stati sottoscritti.

A Livorno sinistra in difficoltà
Sfida storica nella "rossa" Livorno, città dove nacque il Pci nel 1921 e da sempre governata dalla sinistra. Per la prima volta nella sua storia, per eleggere il nuovo sindaco del comune di Livorno sarà necessario il ballottaggio. Marco Ruggeri, già segretario locale Pd, consigliere regionale e capogruppo nell'assemblea toscana, in coalizione con Sel, Idv, si è fermato al 39,9%. Deve fare i conti con lo schiaffo dato al suo partito dai livornesi. Alle europee il Pd ha superato il 52% ma alle comunali ha raccolto solo il 35,2%. Lo sfidante, l'M5S Filippo Nogarin, ingegnere aerospaziale, che ha raccolto il 19%, ha promesso, se sarà eletto sindaco, di portare subito a Livorno l'Esselunga (che la sinistra livornese ha sempre tenuto a distanza di sicurezza per salvaguardare il monopolio della Coop). Nogarin potrebbe far conto sul 16,4% conquistato al primo turno da Andrea Raspanti alla testa di una coalizione guidata dalla lista civica di sinistra "Buongiorno Livorno". Raspanti, pur senza apparentamenti ufficiali, ha detto apertamente di preferire il candidato M5s. Così come la candidata di Fdi-An, Lega e Udc. Mentre Forza Italia ha deciso di non dare indicazioni di voto.

Anche a Modena ballottaggio con il M5s
Modena, altra città di forte tradizione di sinistra, per la prima volta andrà al ballottaggio. Anche in questo caso la sfida è con il M5s. L'assessore regionale Gian Carlo Muzzarelli (sostenuto da Pd, Sel, Centro Democratico, Moderati per Modena e Comunisti Italiani) è arrivato solo a un passo dalla vittoria al primo turno. Con il 49,7% sfiderà l'M5S Marco Bortolotti (16,3%). Nessun apparentamento ufficiale, anche se l'ex ministro modenese Carlo Giovanardi, candidato sindaco al primo turno con una lista Ncd che al primo turno ha portato a casa da sola il 4 per cento, ha indicato i pentastellati come il "male minore". Anche Lega Nord e una parte dei Fratelli d'Italia hanno invitato gli elettori a sostenere il candidato M5S. Ago della bilancia potrebbe essere l'ex assessore della giunta Pighi (di centrosinistra) Adriana Querzè, che al primo turno con la lista "Per me Modena" ha ottenuto il 7 per cento.

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