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Questo articolo è stato pubblicato il 02 maggio 2014 alle ore 14:49.

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L'Unione europea non è certo al massimo della sua popolarità e, a meno di un mese dalle elezioni per il suo nuovo Parlamento, il rischio è che questa disaffezione abbia pesanti ripercussioni nelle urne. Tuttavia, se quella della politica e dell'economica è un po' impantanata, c'è un'Europa che viaggia (anzi pedala) a grande velocità. È quella delle biciclette e delle nuove forme di mobilità. Come dimostra la European Cycling Challenge, una sfida a livello continentale organizzata per la terza volta dall'Agenzia per la Mobilità del Comune di Bologna.

Si tratta di una competizione a squadre, in questo caso le città, riservata ai ciclisti urbani che si svolge dal 1 al 31 maggio. Vince la città che, con i suoi ciclisti, riesce a percorrere il maggior numero di chilometri. Ovviamente pedalando. La gara è aperta a tutti gli abitanti dei 32 comuni partecipanti ma anche a coloro che, pur vivendo altrove, in quelle città si recano per studiare, lavorare, andare al cinema o fare sport. Insomma, sono validi tutti gli spostamenti dove la bicicletta viene utilizzata come mezzo di trasporto alternativo all'uso di automobili, scooter e altri veicoli motorizzati. Gli unici spostamenti non ammessi dal regolamento sono gli allenamenti sportivi, irrilevanti ai fini della mobilità.

Il successo della European Cycling Challenge è tutto nei numeri: alla prima edizione del 2012 hanno partecipato sette città (tra cui Barcellona e Tallin) per un totale di 715 ciclisti e circa 90 mila chilometri percorsi in bicicletta. L'anno successivo le città sono salite a 12, le persone coinvolte oltre 3 mila mentre il chilometraggio ha toccato quota 313 mila. Dai primi dati di quest'anno sembra che i numeri dell'edizione 2014 siano destinati a triplicarsi e quasi sicuramente si sfonderà la barriera del milione di chilometri.

Le distanze percorse dai partecipanti durante il mese di maggio vengono tracciate e registrate grazie al gps degli smartphone e all'app Endomondo, con la quale l'Agenzia per la Mobilità del Comune di Bologna ha instaurato una proficua collaborazione per l'elaborazione di una piattaforma ad hoc. In alternativa, comunque, si può anche inserire i propri spostamenti direttamente nel sito web della manifestazione, disegnando il percorso sulla mappa della propria città, oppure caricando la traccia gpx registrata con qualsiasi strumento. Meccanismi che permettono di partecipare alla sfida in qualunque momento, senza alcuna perdita di chilometri: fino al 31 maggio, infatti, si possono inserire anche gli spostamenti fatti all'inizio del mese.

Un po' a sorpresa, visto che la città non è particolarmente famosa per la sue biciclette, è Tallin la campionissima della mobilità, avendo vinto la European Cycling Challenge sia nel 2012 sia nel 2013. Quest'anno però la concorrenza delle italiane si è fatta molto agguerrita, con nove città partecipanti: Bologna, Bolzano, Cagliari, L'Aquila, Padova, Pomezia, Rimini, Roma e Torino Zona Ovest. E sono diverse le iniziative messe in campo con l'obiettivo di vincere la sfida. Per organizzare al meglio la loro squadra, per esempio, i ciclisti romani hanno creato un blog che punta ad aumentare al massimo il numero di persone coinvolte. E a dare una spinta decisiva al team della capitale dovrebbe essere il coinvolgimento di circa una ventina di associazioni, tra cui Legambiente, Ciclonauti e Salvaiciclisti-Roma. Bologna, che in questa sfida gioca in casa, mette in campo incentivi speciali per i ciclisti che parteciperanno alla European Cycling Challenge. Grazie alla collaborazione di alcune associazioni ciclistiche, infatti, in Piazza Maggiore ci sarà una piccola officina per forature o riparazioni "volanti" mentre sulle piste ciclabili più battute della città, un giorno alla settimana, verrà offerta una bike breakfast. Di che si tratta? Grazie a speciali carrellini - naturalmente a pedali - alcuni volontari prepareranno dolci e caffè per i ciclisti partecipanti alla European Cycling Challenge.

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