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Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2014 alle ore 11:37.
L'ultima modifica è del 19 maggio 2014 alle ore 22:45.
Mancano ormai pochi giorni all'eurovoto, l'attesa sale, le campagne elettorali stanno per chiudersi e si scaldano i motori per quelle che vengono definite le prime elezioni veramente politiche in Europa. Questa volta "è il cittadino che sceglie" e il Parlamento Europeo cerca di sottolinearlo in tutti i modi. Un video dell'Europarlamento e tradotto in trenta lingue, le ventiquattro ufficiali più lussemburghese, galiziano, basco, catalano, gallese, turco, sta girando in tutti i Paesi per invitare al voto.
Il presidente della Commissione Europea sarà il risultato del gruppo di maggioranza relativa come previsto dal Trattato di Lisbona. Cinque le forze politiche che hanno espresso i propri candidati: Martin Schulz per i Socialisti e Democratici (S&D), Jean Claude Junker per i Popolari (PPE), Guy Verhofstdat per i Liberali e Democratici (ALDE), Alexis Tsipiras per la Sinistra Europea(GUE), Ska Keller e Josè Bovè per i Verdi (EGP). Proprio pochi giorni fa i candidati alla Commissione Ue si sono confrontati in un dibattito nell' aula plenaria del Parlamento a Bruxelles in uno stile che ricorda le elezioni presidenziali Usa. Le file riservate ai deputati sono state lasciate al pubblico che ha potuto assistere al dibattito. In questa occasione i candidati hanno ribadito che a presiedere la Commissione dovrà essere uno di loro, escludono per ora accordi sottobanco che si vociferano, in realtà, da più parti.
Una grande macchina organizzativa è prevista anche per la serata, o meglio la lunga nottata, del 25 maggio: la plenaria questa volta sarà adibita a grande palcoscenico per le proiezioni e i risultati elettorali. Nello stesso luogo dell'ultimo dibattito, sarà lasciato il palco dei candidati e un mega schermo proietterà i risultati aggregati di tutti i Paesi. Si cercherà di dare delle proiezioni sulle possibili composizioni dei futuri gruppi parlamentari ma sarà difficile tener conto delle variabili dovute alla scelta, di partiti politici o candidati, di aderire, o meno, a una famiglia politica: alcune nuove formazioni come il Movimento Cinque Stelle lo renderanno noto solo ad elezioni avvenute.
Per ora sono attese circa tremila persone tra giornalisti, eurodeputati e cittadini. Le prime stime a livello europeo dovrebbero essere pubblicate intorno alle 22.00, i primi risultati provvisori a livello europeo e nazionale saranno disponibili intorno alle 23.00 ma i veri e propri risultati saranno noti solo a tarda notte. La grande attesa e il ritardo sono dovuti proprio all'Italia che sarà l'ultima a chiudere i seggi: alle 23.00 di domenica 25. Gli altri Paesi chiuderanno le urne giorni od ore prima. I primi a recarsi alle urne saranno la Gran Bretagna e l'Olanda giovedì 22, poi seguiranno venerdì 23 l'Irlanda e la Repubblica Ceca. Sabato 24, oltre a essere il secondo giorno di votazioni per la Repubblica Ceca, sarà la volta anche di Malta, Lettonia e Slovacchia. Domenica 25 voterà la maggior parte degli stati membri: l'Italia, l' Austria, la Francia, la Germania, la Grecia, il Belgio, l'Ungheria, la Bulgaria, la Croazia, Cipro, la Danimarca, l'Estonia, la Finlandia, il Lussemburgo, la Spagna, la Lituania, la Polonia, il Portogallo, la Romania, la Slovenia e la Svezia.
In quasi tutti i Paesi si voterà con sistemi elettorali proporzionali ma corretti nella maggior parte dei casi da soglie di sbarramento. A ogni Paese viene lasciata la possibilità di applicare la norma che prevede un raggiungimento minimo di voti che non può però oltrepassare il 5 per cento.
Secondo i dati in possesso dal Parlamento Ue sulle leggi elettorali dei singoli Paesi a utilizzare le preferenze per indicare i candidati dovrebbero esserci l'Italia, la Finlandia, la Danimarca, l'Austria, il Belgio, il Lussemburgo, i Paesi Bassi e il Regno Unito. In Belgio, Lussemburgo, Grecia e Cipro è previsto l'obbligo di presentarsi alle urne.
In Italia si potranno indicare da uno a tre candidati di preferenza, ma se si effettua una scelta plurima si dovrà rispettare la diversità di genere. In alcuni Paesi si potranno esprimere voti di preferenza per uno o più candidati, voti incrociati tra lista e candidato di un'altra lista a seconda delle regole del Paese.
Durante la serata del 25 sono previsti interventi dei cinque candidati alla presidenza della Commissione Ue, alcuni probabilmente raggiungeranno Bruxelles nella notte, altri invece interverranno per via telematica. Ma tutti hanno espresso la volontà di intervenire. Non si sa se ciò avverrà individualmente o con un confronto comune durante una conferenza stampa. Le modalità e l'organizzazione della serata sono ancora da definire per il momento proprio perché è un'elezione diversa rispetto alle precedenti che vedevano partecipare i capigruppo delle famiglie politiche in conferenza stampa.
Sul sito del Parlamento Ue saranno continuamente aggiornati i dati in una nuova pagina apposita dedicata ai risultati delle elezioni dove sarà possibile avere una proiezione europea e nazionale e inoltre con un sistema di open data sarà possibile condividere i risultati direttamente sul proprio sito o blog.
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