Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 19 maggio 2014 alle ore 13:05.
L'euro ha fallito e la Ue si è sviluppata in modo non democratico, ma si possono ancora riformare dall'interno: questa la posizione del Partito dei finlandesi, tra i primi nei sondaggi in vista delle elezioni europee. A illustrarla al Sole 24 Ore è Sakari Puisto, 37 anni, candidato a Tampere per il movimento euroscettico di Timo Soini.
Il suo partito sembra destinato a fare bene in queste elezioni: qual è il vostro obiettivo?
Ci aspettiamo un buon risultato. Al momento c'è un nostro rappresentante all'Europarlamento e abbiamo chance realistiche di ottenere tre seggi. Alla peggio, avremo due deputati.
Quali sono i punti principali del vostro programma, in particolare sui temi caldi del dibattito: euro ed Europa, immigrazione?
Abbiamo un atteggiamento critico. Tuttavia, anziché lasciare la Ue e l'euro, preferiremmo ancora riformarli e ridefinire il ruolo della Finlandia al loro interno. Sosteniamo con convinzione la Cee – il mercato unico europeo e le sue quattro libertà – ma ci opponiamo alla concentrazione del potere politico a Bruxelles, alle caratteristiche non democratiche dello sviluppo della Ue. Appoggiamo un'immigrazione conservativa e selettiva, in cui prendiamo in considerazione la volontà e la capacità degli immigrati di integrarsi nella società. Detto questo, non dimentichiamo gli aspetti umanitari. Norme e leggi locali però vanno rispettate, e bisogna considerare l'impatto economico complessivo.
Pensa che l'euro sia responsabile delle difficoltà economiche del suo Paese? Ed è possibile un'uscita di Helsinki dalla moneta unica o dalla Ue?
L'euro è stato un progetto politico in cui le leggi dell'economia sono state spazzate via. Il fallimento della sorveglianza sui mercati dell'area euro (da parte della Commissione europea) e la politica monetaria espansiva della Bce nel 2001-2008 sono la ragione principale della crisi economica in Europa. L'euro è un problema per la Finlandia, sebbene ci siano anche problemi strutturali interni della nostra economia; dobbiamo inoltre ricordare che la crisi finanziaria globale è un problema più ampio della sola crisi dell'Eurozona.
Il Partito dei finlandesi è più simile all'Ukip britannico o ad altri movimenti euroscettici, come il Front National francese o il Pvv olandese?
Il nostro è un partito moderato, conservatore nei valori e critico nei confronti dell'euro. Il Front National e il Pvv sono fuori dal nostro quadro e non faremo gruppo con loro all'Europarlamento. Al contrario, siamo più simili all'Ukip o anche ai conservatori britannici, così come ad Alternative fuer Deutschland in Germania.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Permalink
Dai nostri archivi
Moved Permanently
The document has moved here.
Commenti
- Il doppio mandato che Renzi non può tradire (di R. Napoletano)
- Podemos, successo a sorpresa degli indignati scesi in piazza contro la crisi
- Terremoto in Francia, Le Pen: «Hollande sciolga il parlamento». Ma il premier Valls: avanti con le riforme
- Europa scossa dall'euroscetticismo. Tiene la Merkel in Germania. Ppe primo partito (28,2%)
- Europee: in Italia affluenza al 57,2%. Comunali al 71%
Il voto in Italia
- Renzi: risultato storico, sono commosso e determinato
- Ballottaggi: il centrosinistra perde Livorno, ma strappa al centrodestra Bergamo
- Domenica 17 capoluoghi di nuovo al voto: a Modena, Livorno, Bergamo e Padova le sfide più attese
- Le ragioni della vittoria di Renzi: alta fedeltà degli elettori Pd e nuovi voti
- Da Pavia a Bari, 156 i ballottaggi in programma l'8 giugno prossimo