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Questo articolo è stato pubblicato il 26 maggio 2014 alle ore 01:45.
L'ultima modifica è del 27 maggio 2014 alle ore 12:23.

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C'è voluto poco perché in rete si scatenasse la fantasia dei navigatori che sui social media intervengono per commentare prima gli exit poll, poi le proiezioni, quindi i risultati ufficiali delle elezioni europee. Subito trend-follower il tweet che commenta il crescendo di voti attribuiti al Pd nelle prime rilevazioni: #vinciamopoi è balzato in poco tempo in testa alle classifiche dei social network. Anche qui parodia nei confronti del grillino @vinciamonoi, uno dei tormentoni della campagna elettorale.

C'è voluto poco prima che si scatenasse l'ironia nei confronti di Beppe Grillo: «O vinciamo alle europee e li mandiamo a casa - aveva detto il comico genovese -, oppure mi ritiro», aveva detto nei giorni scorsi. Non è ancora mezzanotte che gli arriva dalla rete un «ora, se sei un uomo di parola, #beppevaiacasa». Silenzio in rete dal fronte M5S: una mail dei capigruppo ai parlamentari del movimento raccomandava agli eletti di non commentare i dati provvisori, le proiezioni, gli exit poll. Nel frattempo Francesco Campanella del M5S palermitano polemizza con gli altri attivisti su Facebook, il vicesegretario del Pd Lorenzo Guerrini su Twitter commenta #machebellaserata le proiezioni Ipr-Rai che danno il suo partito al 40% e il M5S distaccato di 17 punti percentuali.

Man mano che i dati si consolidavano e maturava in Rete una larga vittoria del Partito democratico, su Twitter impazzavano i commenti che ironizzano su vincenti e perdenti: È il fake di Roberto Casaleggio ad aggiudicarsi la "palma d'oro" virtuale, con una battuta al vetriolo sul non esaltante risultato del Movimento 5 stelle: «La politica del Vaffanculo non ha pagato. Proviamo coi Mortacci Tua». E anche l'account di Giancarlo Loquenzi (@gloquenzi) ironizza su Twitter: «Grillo ha avuto pochi elettori: le stampanti 3D si sono inceppate».

Così in Rete prende piede la vendetta del popolo antigrillino e su Twitter si scatena l'ironia per la sconfitta del Movimento 5 Stelle. L'hashtag #Vinciamonoi, ritoccato in #Vinciamopoi, scala in un battibaleno la classifica delle Tendenze Italiane su Twitter e si posiziona al primo posto. Primo. Seguito da #beppevaiacasa. Certa ormai l'avanzata del Pd, l'ironia e lo sfottò si riversano sulla sconfitta del M5S e sulla sua convinzione di voler prendere un voto in più degli avversari, dichiarata fino al giorno prima dell'apertura dei seggi. «Oggi @beppe_grillo in effetti rivedrà le stelle. Proprio come un pugile al tappeto dopo un KO. #vinciamopoi #beppevaiacasa»', twitta il parlamentare del Pd Francesco Russo. «I grillini - osserva un anonimo commentatore - si sono dimenticati di andare a votare. Sono rimasti tutti a piazza San Giovanni». Ma c'è anche chi non ha dimenticato le parole del leader sulle conseguenze di un'eventuale sconfitta. E twitta, ricordando le parole di Grillo dello scorso 3 aprile. «O vinciamo o stavolta me ne vado a casa».

«Grillo: se vinciamo le europee - rammenta con un po' di cinismo Paola G. - salgo al Colle e chiedo il governo... ma anche una corda va bene». «Beppe stai sereno, #vinciamopoi», gli manda a dire Giuseppe, sull'onda del famoso #Enricostaisereno che Renzi inviò a Enrico Letta, pochi giorni prima di sfrattarlo da Palazzo Chigi. «Vinciamo poi. Tutta colpa dei microchip impiantati nei cervelli degli italiani e delle matite non leccate», twitta un altro, riprendendo una raccomandazione che Grillo aveva rivolto agli elettori. Secondo un tweet, il 40% del Pd e il 21 del M5SW è «la vendetta di Berlinguer. #Beppevaiacasa, #vinciamopoi». Tany invita a «prenotare un aereo per Beppe. #vinciamopoi», mentre Lorenzo Romani dice ai grillini: «Da oggi sarete chiamati Movimento 5 Sberle».

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