Alla sua ventesima partecipazione mondiale e con il primato di ben 5 edizioni vinte, il Brasile si appresta a disputare il prossimo Mondiale, come squadra ospitante, con tutti i favori del pronostico. La seconda edizione ospitata dal paese sudamericano si affaccia all'evento in un clima particolarissimo. Da una parte un paese che vive l'evento come uno schiaffo alla povertà e ai problemi sociali irrisolti, dall'altra la grande voglia di rivalsa e l'obiettivo di alzare la Coppa del Mondo proprio sotto il cielo brasiliano.

Ci sono tante pressioni intorno al ct Luiz Felipe Scolari, richiamato alla guida della Selecao, che quest'anno presenta ben 17 esordienti su 23, per rinverdire i fasti del trionfo di Corea e Giappone dopo il fallimento degli ultimi anni, ma il ct non si nasconde dietro un dito e conferma che la vittoria finale è l'unico obiettivo dei pentacampeon, che sono all'asciutto dal 2002. In effetti il portoghese ha a disposizione una rosa di incredibile qualità che non può permettersi il lusso di mancare l'obiettivo. Con campioni del calibro di Neymar (che potrebbe prendersi la sua rivincita sul compagno Messi sul piano della popolarità) , Hulk , Marcelo, Dante, Dani Alves David Luiz, Thiago Silva, e tra i pali un portiere come Julio Cesar, che abbinano la pura e sopraffina tecnica peculiare dei brasiliani e i dettami tattici e l'esperienza maturata nei rispettivi club europei, la formazione verdeoro è indubbiamente la squadra da battere. Non più la squadra leziosa dell'immaginario collettivo ma una squadra competitiva e pronta a combattere anche sul piano fisico, atletico e agonistico. Il Brasile non sembra avere punti deboli. Solido in difesa con colossi come Thiago Silva e Luiz Guistavo a protezione del portiere Julio Cesar, e talentuoso in avanti dove tutte le responsabilità vengono inevitabilmente caricate sulle spalle dell'attaccante del Barcellona Neymar, rapido, fulmineo, e dai piedi – entrambi – capaci di delizie di grande fattura. Una grande occasione per il campioncino che in Spagna non ha saputo esprimere del tutto il suo valore indiscusso.

Nel 4-2-3-1 (o 4-3-3 secondo le esigenze contingenti) avrà comunque grande libertà di svariare e concludere individualmente ma dovrà anche inventare per Fred e Oscar nel rispetto degli equilibri tattici voluti da Filipao. E proprio Neymar è stato il mattatore incontrastato delle partite amichevoli disputate dal Brasile dall Confederations Cup dello scorso anno in poi. I verdeoro si sono qualificati di diritto ai Mondiali in quanto nazione ospitante senza qualificazioni ma nelle numerose partite amichevoli di avvicinamento la stella dell'attaccante del Barca ha brillato particolarmente. Contro il Sudafrica soprattutto, firmando 3 dei 5 gol segnati . Nelle ultime 15 amichevole il Brasile si è imposto 9 volte e ha perso solo in due occasioni contro l'Inghilterra e la Svizzera. Una squadra giovane con l'obbligo di vincere che dovrà divertire senza lasciarsi schiacciare dal peso del pronostico.

IL CAMMINO
Il Brasile è stato inserito nel Gruppo A della fase a gironi insieme a Croazia, Messico e Camerun. Questo è il calendario e la strada da percorrere per accedere agli ottavi: 12/06 Brasile-Croazia; 17/06 Brasile-Messico; 23/06 Camerun-Brasile.

I CONVOCATI
Portieri: Julio Cesar (Toronto Fc), Jefferson (Botafogo), Victor (Atletico Mineiro);
Difensori: Daniel Alves (Barcellona), Maicon (Roma), Marcelo (Real Madrid), Maxwell (Paris Saint Germain), Thiago Silva (Paris Saint Germain), David Luiz (Chelsea), Henrique (Napoli), Dante (Bayern Monaco);
Centrocampisti: Luiz Gustavo (Wolfsburg), Paulinho (Tottenham), Ramires (Chelsea), Fernandinho (Manchester City), Hernanes (Inter), Oscar (Chelsea), Willian (Chelsea);
Attaccanti: Fred (Fluminense) Hulk (Zenit San Pietroburgo), Neymar (Barcellona), Jo (Atletico Mineiro), Bernard (Shakthar Donetsk).

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