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Questo articolo è stato pubblicato il 06 giugno 2014 alle ore 08:02.
L'ultima modifica è del 07 giugno 2014 alle ore 20:29.

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A Cremona centrodestra a rischio sconfitta
A Cremona il candidato di centrosinistra Gianluca Galimberti ricercatore universitario, vincitore delle primarie interne alla coalizione (è sostenuto dal Pd, Sinistra per Cremona, Centro Democratico e alcune liste civiche) parte in vantaggio con il 45,8% contro il sindaco uscente Oreste Perri (Fi, Ncd, Fratelli d'Italia e liste civiche) ex medaglia d'oro ai Mondiali di canoa, al 33,3%. Perri potrà comunque contare sull'appoggio delle Lega che, se al primo turno aveva proposto un proprio candidato (Alessandro Zagni), porta ora in dote la l'8,5% dei voti capitalizzati al primo turno. Determinante per l'esito della partita sarà anche l'elettorato dei Cinque Stelle che dovrà riposizionarsi (la candidata pentastellato si è fermata al 6,1%).

Doppia sfida in Umbria
A Perugia che ha sempre eletto candidati di sinistra al primo turno, il sindaco uscente Wladimiro Boccali (Pd, Socialisti riformisti, Moderati e democratici, Prc-Pdci, Sel) ha sfiorato il successo al primo turno con il 46,6%. Lo sfidante è Andrea Romizi, consigliere comunale uscente di Fi, che ha avuto il 25,7% e nelle ultime ore ha incassato l'appoggio di due liste civiche. Decisivi saranno gli elettori del M5s, visto che Cristina Rosetti ha avuto il 19,1% . A Terni nessun apparentamento ufficiale, al momento, tra il candidato di centrosinistra Leopoldo Di Girolamo (Pd più liste civiche), che può vantare il 46,8% e altri partiti nella sfida con l'esponente di centrodestra Paolo Crescimbeni (Fi, Fdi-An più liste civiche), forte del 20,2%.

A Teramo vittoria sfiorata al primo turno per 135 voti
Per soli 135 voti (dopo uno scrutinio-bis nell'ultima delle 80 sezioni elettorali) non è stato eletto al primo turno. E ora, forte del suo 49,8% delle preferenze, il primo cittadino uscente di Teramo Maurizio Brucchi (centrodestra) si contenderà la poltrona da sindaco sfidando la candidata del Pd Manola Di Pasquale (25,1%). A Pescara, invece, il sindaco uscente in quota centrodestra, Luigi Albore Mascia, ha pagato la rottura della sua coalizione e si è fermato al 22,8%. Andrà al ballottaggio con Marco Alessandrini del Pd (più Sel e tre liste civiche) , figlio del giudice Emilio (assassinato da Prima Linea nel 1979), che parte in vantaggio con il 43% dei consensi. Per il ballottaggio Mascia si è però apparentato il candidato Ncd (12% al primo turno), ricomponendo la coalizione di centrodestra, dopo la frattura al primo turno. A Urbino la candidata di centrosinistra Maria Clara Luci (37,6%) è in leggero vantaggio sullo sfidante di centrodestra Maurizio Gambini (33,5%).

A Potenza verso vittoria del centrosinistra
Nessun apparentamento in vista domenica, a Potenza. La sfida è tra il candidato del centrosinistra Luigi Petrone (Pd) che ha ottenuto il 47,8% e Dario De Luca, candidato di Fratelli d'Italia che si è piazzato secondo col 16,8 per cento. La vittoria di Petrone è data per scontata.

A Caltanissetta liste civiche al ballottaggio
In Sicilia, Caltanissetta è l'unico capoluogo di provincia al voto. Il biologo Giovanni Ruvolo, sostenuto da Udc e Pd parte dal 46,3%. Domenica sfiderà Michele Giarratana, , ex assessore sostenuto da tre liste civiche.

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